Federalberghi Vibo bacchetta la Regione: «Grave l’assenza di un assessorato al Turismo»
Per l’associazione degli albergatori, nel settore, vi è «uno stato di degrado amministrativo che riguarda tanto la parte politica quanto quella dirigenziale. Inammissibile restare inermi»
La scelta dell’esecutivo regionale di non dotarsi di un assessorato al Turismo non è stata presa bene da Federalberghi Vibo Valentia, provocando un «sentimento di irritazione e frustrazione in seno all’associazione». L’assenza di un incarico così delicato per una regione a vocazione turistica dimostrerebbe una tendenza a rinchiudersi in se stessi «dietro logiche di potere e spartizione di poltrone che nulla hanno a che fare con la reale e concreta azione amministrativa che dovrebbe essere la regola in un governo regionale».
Un atteggiamento che denoterebbe incapacità di comprendere le reali esigenze del territorio, la cui economia si basa sul turismo. La situazione va inserita in un contesto più ampio e, per Federalberghi, riguarda gli uffici pubblici, gestiti da «dirigenti privi di ogni forma di preparazione necessaria per guidarli in maniera efficace». Questo «stato di degrado amministrativo» riguarderebbe, inoltre, «tanto la parte politica tanto quanto quella della pubblica amministrazione». Gli imprenditori turistici, dunque, si sentono privi di sostegno da parte della Regione, a fronte degli sforzi compiuti, tesi a contribuire alla salvaguardia di migliaia di posti di lavoro e al rilancio del comparto, che a livello regionale ha «registrato – sostiene ancora l’associazione – numeri estremamente positivi nel passato biennio e sembra sia addirittura in crescita sul 2018».
Per Federalberghi manca un piano programmatico «che permetta una crescita strutturale del settore» e ciò comporta che dopo tre anni di governo «neanche una delle criticità sottolineate sia stata risolta». I rappresentanti del comparto, inoltre, nonostante la disponibilità mostrata alle istituzioni, non si sentono coinvolti e non hanno trovato riscontro ai progetti avanzati e da sviluppare in collaborazione della Regione e dei principali attori del comparto turistico regionale, quali la Sacal, Trenitalia, ed il Dipartimento del Turismo regionale. Federalberghi individua infatti in viabilità e trasporti una problematica che limita lo sviluppo della Calabria.
Tutto ciò ha fatto insorgere la sezione vibonese, che ricorda come «le sfide che ci attendono si fanno sempre più complicate, la concorrenza aumenta costantemente ed il tasso di preparazione e competenze richieste in alcune posizioni si fa sempre più alto». Pertanto, al settore serve un assessorato a «disposizione di chi opera nel turismo» e con «capacità di lavorare e pianificare strategie di sviluppo che portino la risoluzione strutturale delle enormi problematiche presenti sul territorio», piuttosto che un governatore con delega che non «sembra abbia alcun tipo di competenza in merito». Fedarlberghi ritiene non «ammissibile rimaner inermi davanti al continuo sperpero di risorse pubbliche per azioni totalmente inutili di pseudo promozione territoriale in ambito turistico, che hanno il semplice e banale scopo di andare a foraggiare il sistema clientelare che tanto male ha fatto e continua a fare a questa terra». L’associazione, in ultima istanza, chiede risposte da parte del Governatore, promettendo da parte sua un atteggiamento collaborativo e propositivo.