Comunali a Mileto, “Città futura” presenta idee e obiettivi agli elettori
Conferenza stampa per la lista capeggiata da Salvatore Fortunato Giordano in vista delle amministrative del prossimo 10 giugno. Ecco i punti cardine del programma
«Lasciamo da parte personalismi e lavoriamo tutti insieme per fare emergere il senso dell’unità e il bene comune, in modo da poter risorgere dalle ceneri e da ricucire un tessuto sotto l’occhio del ciclone, dilaniato da fatti di giustizia, e non solo. Non siamo qui per fare i nostri affari, ma per impegnarci in modo solenne di fronte ai cittadini. Dietro di noi c’è la libertà, non c’è nessun gruppo organizzato ma solo le nostre famiglie e noi stessi. Mileto non può più permettersi amministrazioni che pensano a dare contentini ai singoli cittadini. A breve, andremo ad affrontare anche questo problema. Per quanto riguarda l’eventuale turnover in giunta, sarà improntato su collaborazione e impegno reali, non su spartizioni di stipendi».
Così ha concluso la conferenza di presentazione della sua lista Salvatore Fortunato Giordano, candidato a sindaco del comune di Mileto alle prossime elezioni del 10 giugno, in contrapposizione a Rosetta Mazzeo. In precedenza, il leader di “Città futura” attorniato dagli altri candidati del gruppo aveva enunciato i punti programmatici dei prossimi cinque anni. Assumendo anche degli impegni precisi, ad esempio di portare a compimento «entro i prossimi 12 mesi il Piano strutturale comunale ormai fermo da circa 4 anni, una volta predisposto il piano acustico», ma anche di rimettere a posto la pianta organica «creando veri presupposti per espletare, dopo lo studio delle esigenze dell’Ente, nuovi posti di lavoro attraverso concorsi pubblici» e di cercare di acquistare l’ottocentesco ex seminario dietro la Villa comunale, «in modo da poter successivamente attingere a finanziamenti pubblici e adibirlo a sede municipale rimodernando l’intera zona».
Cinque i principi cardine «contenuti nella Costituzione della Repubblica italiana» a cui si ispira l’azione amministrativa di “Città futura”, composta da giovani «con poca esperienza ammnistrativa ma attivi nei vari settori della società e, quindi, pronti a contribuire a cambiare». La legalità, «attraverso l’impegno costante ad applicare nelle varie procedure protocolli che vincolino tutti al rispetto delle regole»; la trasparenza, «quale attività ammnistrativa a conoscenza di tutti con al centro proprio il cittadino»; l’efficacia, «nel senso di puntare a obiettivi concreti e realizzabili, idonei a far crescere il tessuto sociale del nostro Comune»; l’efficienza, «indirizzata a prendere decisioni senza sprecare risorse, ma indirizzando quelle disponibili al raggiungimento degli obiettivi prefissati»; l’imparzialità, «nel senso che tutti siamo uguali e che non ci può essere spazio pere favoritismi e clientelismi. Puntiamo a fare rete e a creare un villaggio globale – ha affermato tra l’altro Giordano – dove la cultura sia al primo posto, con il Parco archeologico, il Museo statale, il turismo religioso derivante dalla presenza sul territorio della diocesi e della figura di Natuzza Evolo. Stando con i piedi ben piantati per terra, consapevoli che il Comune non naviga in condizioni economiche floride. Obiettivo primario è anche migliorare l’organizzazione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, spostando alcune delle Isole ecologiche di prossimità, oggi vere cattedrali nel deserto, e creando una vera Isola ecologica che ne consenta il deposito temporaneo». Tra i punti in programma, anche l’elezione di un baby sindaco «per aiutare i bambini a familiarizzare con le istituzioni, autorizzato a decidere un capitolo del bilancio da destinare a questa fascia di età in collaborazione con l’Unicef regionale».
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