Comunali a Mileto, partito il conto alla rovescia per le liste: ecco le ultimissime
Scenario ancora tutto da definire a poche ore dalla presentazione delle compagini che si contenderanno la guida del Comune. Questi i possibili scenari
Conto alla rovescia per la presentazione delle liste che il prossimo 10 giugno si contenderanno lo scranno di sindaco di Mileto. Il termine ultimo è stabilito per domani, sabato 12 maggio, alle 12, e con l’avvicinarsi di questo significativo momento diventa sempre più teso il clima tra protagonisti, o aspiranti tali, della prossima tornata elettorale. Anche in questi concitati attimi, sono tanti gli autoproclamatisi generali che, in chiara tranche agonistica, almeno a parole, dichiarano di non voler fare passi indietro, nonostante, a conti fatti, si ritrovino a capo di un esercito per lo più virtuale. Gli approcci tra la decina circa di fantomatici gruppi, gruppuscoli e “venditori di fumo” si ripetono a ritmo frenetico ma, almeno per il momento, quasi tutti rimangono sulle loro posizioni, che poi sono quelle di imporre agli altri i propri candidati a sindaco. In uno scenario del genere, gli unici che sembrano al momento aver trovato la quadra sono coloro che si rifanno al Pd e all’area di centrosinistra, a quanto pare ormai propensi a puntare come primo cittadino sulla “pasionaria” socialista, nonché ex esponente del gruppo di minoranza “La Locomotiva”, Rosetta Mazzeo. In questi frangenti si starebbero delineando anche altre posizioni, ad esempio quella che, in prospettiva, farebbe convergere i gruppi facenti riferimento ad Antonio Russo e Antonio Arena su un’unica candidatura a sindaco, che a quel punto assurgerebbe a principale antagonista della Mazzeo.
In campo, al momento in ordine sperso, rimangono anche i vari Fortunato Giordano, Francesco Massara e Giuseppe Calzone. Lo scenario è in continua evoluzione, nel gioco delle parti che contraddistingue il disastrato teatrino della politica miletese quello che appare certo adesso potrebbe non apparire più tale tra qualche ora. Di sicuro c’è la ricerca spasmodica di alcuni, che stringendo inesorabilmente i tempi e dovendo fare i conti con la scarsezza dei numeri, addirittura sarebbero stati visti chiedere candidature per la propria lista nei bar o nel corso del mercato settimanale del mercoledì. Probabilmente delle leggende metropolitane che, tuttavia, fanno capire come, alla fine, tra toccate e fuga e possibili new entry dell’ultima ora molti “Masaniello” potrebbero essere costretti a battere in ritirata prima di iniziare la loro battaglia. La sensazione è che le liste alla fine saranno due, massimo tre, a meno che gli “impavidi” di turno non decidano di presentarsi ai ranghi di partenza con delle liste di presenza. Con il passare delle ore il rischio di sobbarcarsi, nonostante i buoni propositi di legalità e trasparenza, di tutto e di più c’è ed è consistente. Così come la possibilità che si assista alle patetiche scene da calciomercato della volta precedente, dove a farla da padroni furono i “buttafuori” davanti al portone di Palazzo dei normanni e le liste presentate allo scadere, in alcuni casi “lanciate” letteralmente negli uffici preposti da finestre secondarie. Il tempo passa inesorabilmente, le 12 di sabato si avvicinano sempre di più e, dunque, ciò che al momento si può solo presumere tra poche ore potrebbe diventare certezza o, al contrario, svanire come neve al sole.
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