Il Vibonese fuori dai piani dell’Arsac, Grillo: «Ennesimo scippo per il territorio»
L’esponente di Forza Italia denuncia “l’ultima ingiustizia” perpetrata nell’atto aziendale dell’ente strumentale della Regione che non prevede l’istituzione dei Centri di sviluppo agricolo in provincia
«Con sommo rammarico e sdegno, apprendo nelle ultime ore dell’ennesima ruberia perpetuata dal nostro governo regionale ai danni della provincia di Vibo Valentia. Dopo danni di non poco conto come: perdita ed esclusione dei finanziamenti per il Porto di Vibo Marina; scippo della Dieta mediterranea; chiusura degli uffici periferici della Ferrovie della Calabria; dislocazione della dirigenza Aterp e del Genio Civile… e chi più ne ha più ne metta! L’ultima ingiustizia, in ordine di tempo, perpetrata ai danni di una provincia che sembra non esistere, si registra a pag. 13 dell’atto aziendale dell’Arsac: costituzione dei Centri complessi di sviluppo agricolo (Ccsa) dislocati sul territorio regionale. Ebbene, in questa pagina, vengono riportate tutte le province in cui si istituiranno le sedi periferiche Ccsa e Csd (Centri sperimentazione dimostrativa) e Vibo Valentia non c’è. Non è in grado, per gli estensori del piano, di assolvere in maniera organizzata la missione aziendale».
A riferirlo in un comunicato stampa è l’esponente di Forza Italia Alfonsino Grillo il quale spiega «come la situazione sia di estrema gravità in quanto l’Arsac, Ente strumentale della Regione avente il compito di favorire lo sviluppo dell’agricoltura, tra l’altro possiede in provincia di Vibo Valentia migliaia di metri quadri di terreno, ha anche il compito, attraverso quelle sedi che Vibo non avrà, di realizzare progetti attinenti attività di produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari promuovendo l’agricoltura biologica; assistenza tecnica e contabile alle aziende agricole nonché cooperazioni e associazioni nel campo; contribuisce con proprio personale tecnico all’attuazione dei Pac e di ogni attività nel settore agricolo, agroalimentare e agroindustriale».
Per Grillo il territorio provinciale «ha un vasto potenziale in questi settori e il sostegno di sedi Arsac è fondamentale sul territorio, per avere risposte immediate per quelle realtà che hanno fatto sforzi enormi per emergere e che hanno bisogno di costante sostegno di cui verranno però private. Credo sia opportuno reagire prima che l’atto diventi definitivo non si può attendere passivi vedendo morire la nostra provincia sotto i colpi del peggior governo regionale che la Calabria abbia mai avuto. Questo territorio che tanto dà alla Calabria, e, tanto ancora avrebbe da offrire per sviluppo dell’intera Regione, merita rispetto. Smettiamola dunque di penalizzarlo».