venerdì,Maggio 30 2025

Fermenti lattici: un aiuto concreto per il microbiota intestinale

La loro azione rende gli alimenti più digeribili, svolgendo un ruolo protettivo per il nostro corpo

Fermenti lattici: un aiuto concreto per il microbiota intestinale

Quando si parla di fermenti lattici si fa riferimento a particolari batteri che tra le loro funzioni hanno anche quella di scomporre il lattosio, uno zucchero complesso che si trova in moltissimi cibi, tra cui quelli contenenti latte e derivati. Senza entrare in dettagli troppo tecnici, i fermenti lattici, grazie a un processo denominato “fermentazione lattica”, rendono gli alimenti più digeribili.

Fermenti lattici e microbiota intestinale

È noto da tempo che i fermenti lattici, tra le altre cose, hanno anche una funzione protettiva sulla flora batterica intestinale, ma la cui denominazione più corretta è “microbiota intestinale” (a livello intestinale non sono presenti solo batteri, ma anche miceti, virus e protozoi). Il microbiota intestinale svolge varie e importanti funzioni per l’organismo, ma per farlo al meglio deve trovarsi in una condizione di equilibrio (eubiosi). Se invece perdura a lungo una condizione di disequilibrio, si possono avere sintomi di disbiosi intestinale: molti di essi si registrano a livello dell’apparato gastrointestinale, ma sono possibili anche sintomi extraintestinali. Dato l’importante ruolo del microbiota intestinale, cerchiamo di capire quali sono i fermenti lattici che possono contribuire al suo equilibrio.

Utilizzi dei fermenti lattici negli ambiti alimentari e farmaceutici

fermenti lattici sono utilizzati sia nell’ambito alimentare che in quello farmaceutico. Per quanto riguarda l’ambito alimentare, vengono utilizzati nella produzione di latticini, verdure fermentate e insaccati fermentati, nella produzione di alcune bevande come per esempio la kombucha e anche nella panificazione. Per quanto concerne invece il settore farmaceutico, vengono per lo più utilizzati sotto forma di integratori per l’equilibrio del microbiota intestinale, per alleviare la sintomatologia di alcuni disturbi gastrointestinali, come supporto alle difese immunitarie, per la salute urogenitale ecc.

Fermenti lattici probiotici e non probiotici

Una comune suddivisione dei fermenti lattici è tra quelli probiotici e quelli non probiotici. I fermenti lattici probiotici hanno l’importante caratteristica di raggiungere vivi il tratto intestinale. Essi infatti sono resistenti sia all’azione dei succhi gastrici sia a quella dei sali biliari. Esistono diversi tipi di fermenti lattici probiotici e tra quelli più noti si possono ricordare il Bifidobacterium lactis, il Bacillus clausii, il Lactobacillus casei e il Lactobacillus acidophilus. I fermenti lattici probiotici sono quelli più utili per mantenere o ripristinare l’equilibrio del microbiota intestinale e possono essere assunti sia attraverso appositi integratori alimentari, sia assumendo cibi arricchiti come per esempio yogurt, bevande fermentate ecc. I fermenti lattici non probiotici, diversamente da quelli probiotici, non hanno la capacità di raggiungere vivi il tratto intestinale e saranno quindi degradati durante il loro passaggio attraverso lo stomaco.

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