Covid Vibo, lo Jazzolino non ce la fa e i pazienti vengono mandati a Catanzaro
L’ospedale cittadino ha ridotto i posti letto del reparto dedicato al coronavirus anche a causa della positività riscontrata tra medici e personale infermieristico
La seconda ondata non ha ancora esaurito i suoi effetti. Mentre al termine della prima fase i reparti ospedalieri erano riusciti a riprendere fiato seppur per un breve lasso di tempo estivo, adesso le degenze faticano a svuotarsi e i pazienti affetti da Covid giungono senza soluzione di continuità. E l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro si conferma punto di riferimento per l’area centrale della Calabria, al netto dell’accordo sottoscritto appena qualche mese fa con gli ospedali spoke, che prevedeva la presa in carico dei pazienti in loco evitando trasporti massivi verso il centro hub catanzarese.
La situazione a Vibo Valentia
Da giorni, ad esempio, i pazienti vibonesi continuano ad essere dirottati verso il reparto di Malattie infettive dell’ospedale Pugliese, che sta accogliendo, in particolare, le persone provenienti da Piscopio, dov’è scoppiato un focolaio epidemico. Il presidio ospedaliero di Vibo Valentia fatica, infatti, a trattare i pazienti gravi dirottandoli nel capoluogo. Il centro Covid allestito allo Jazzolino ha subito negli ultimi giorni una riduzione dei posti letto disponibili, passati da 26 a 16 per effetto di un contagio registrato sul personale medico e infermieristico che ha costretto a ridurre assistenza e posti letto. A partire dalla prossima settimana dovrebbe avvenire il rispristino delle normali condizioni ma nel frattempo i pazienti continuano ad essere trasportati a Catanzaro.
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