Il sindaco di Vibo tira le somme del 2020 e avverte: «Sulla riapertura delle scuole si vedrà»
Maria Limardo e i suoi assessori illustrano l’attività amministrativa degli ultimi dodici mesi: dalle finanze all’emergenza Covid. Affrontato anche il nodo della ripresa della didattica in presenza
Un Comune in default con margini ridottissimi di manovra. È stato l’anno dell’onda lunga di Rinascita Scott, ma soprattutto quello del Covid 19. Un 2020 tutto in salita anche per l’amministrazione comunale di Vibo Valentia, durante il quale – ha spiegato il sindaco Maria Limardo nel corso della conferenza stampa di fine anno – resistere è stata dura. L’occasione è stata propizia per rivendicare la bontà del proprio operato, malgrado gli effetti della pandemia in una delle aree più depresse del Paese per redditi, economia e qualità della vita. Dai Lavori pubblici alla Cultura, passando per l’Ambiente e gli Affari generali. Affiancata dai suoi assessori, Maria Limardo ha passato in rassegna gli ultimi dodici mesi con uno sguardo rivolto al futuro, senza lesinare una dose di sobrio ottimismo.
Il Psc e un nuovo look
Tra gli aspetti più qualificanti, l’approvazione del Piano strutturale comunale. «Atteso da troppi anni e per nulla scontato», ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Pasquale Scalamogna: «La città – ha aggiunto – ora ha uno strumento fondamentale e sappiamo in che direzione ci dobbiamo muovere». Sempre con riferimento all’Urbanistica, il sindaco Limardo ha parlato di «attività rivoluzionaria» sul quartiere Pennello di Vibo Marina. «L’ex sindaco D’Agostino – ha rimarcato – aveva iniziato un percorso, che noi abbiamo ripreso». Ha quindi evidenziato come si tengano confronti costanti anche con cittadini e Soprintendenza. Significativo anche il passaggio sul nuovo «look» di Piazza municipio: «Ringrazio il senatore Mangialavori per avere intercettato un milione di euro al fine di realizzare l’ambizioso progetto. Altra tranche di un milione di euro arriverà il prossimo anni e sarà destinato alle Marinate».
Un «grazie al personale»
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto pure il vicesindaco Domenico Primerano: «Non è facile parlare a una città quando ci sono più di 200 persone affette da Covid – ha esordito – Ma siamo stati protagonisti di un risanamento finanziario, organizzativo, sociale e generazionale». E ancora: Abbiamo utilizzato tutti i finanziamenti». Tutto ciò svolgendo «33 sedute del consiglio comunale» e rispondendo a «113 interrogazioni». Primerano, che ha anche delega al Personale, ha inteso così ringraziare i «126 dipendenti di Palazzo Luigi Razza». Tra questi, per assicurare servizi efficienti, tante persone che – ha evidenziato – «non sono mai andate in ferie».
Dalle finanze all’emergenza Covid
L’assessore alle Finanze Maria Teresa Nardo si è invece soffermata sulle difficoltà di far quadrare i conti. «Questo ente – ha detto – ha predisposto un piano di riequilibrio, ovvero un impegno per coprire passività e debiti pregressi sulla base di attività che l’amministrazione metterà in campo per i prossimi 15 anni. È un piano di riequilibrio che parte dalla volontà dei commissari e che noi abbiamo portato avanti. Forse era più semplice dichiarare il dissesto “tombale”, ma abbiamo preferito adottare il piano di riequilibrio». Ora, però, si attende la valutazione definitiva della Corte dei conti, davanti alla quale l’amministrazione (che parla di un «disavanzo complessivo da 35milioni di euro») non intende arrendersi. «Un secondo dissesto – ha concluso l’assessore Nardo – non è la soluzione più appropriata per Vibo». Quanto all’emergenza Covid, oltre ad esprimere la sua vicinanza alla popolazione di Piscopio, il sindaco si è proiettata al futuro e alla imminente riapertura delle scuole: «Mi riservo fino all’ultimo di prendere decisioni che, come sempre, non saranno solitarie ma saranno prese in considerazione della situazione epidemiologica. Mi consulterò con l’Asp, pediatri e genitori».
Infrastrutture e abusivismo
Dalle infrastrutture allo sviluppo del Porto, dalla lotta all’evasione all’abusivismo edilizio, l’amministrazione intende proseguire nel percorso tracciato. Nella conferenza stampa di fine anno si è anche parlato dei cosiddetti «fabbricati fantasma» che «non sempre vuol dire siano abusivi, ma solo non ancora accatastati». Su questo fronte si procederà ad «una mappatura». Quanto all’abusivismo vero e proprio, invece, Maria Limardo ha evidenziato: «Abbiamo ricevuto dalla Procura della Repubblica più di duecento segnalazioni, abbiamo istituito una commissione ad hoc. Ho dato chiari indirizzi: cominciare con le demolizioni. Ogni opera abusiva realizzata sotto la mia amministrazione e che non può essere sanata, deve essere demolita. A mia memoria, in questa città non si è mai demolito niente».
Ambiente e opere pubbliche
Il punto anche sull’Ambiente. L’assessore Vincenzo Bruni ha spiegato come in pochi mesi si sia passati dal 44% di raccolta differenziata ad oltre il 50%. Ben 80 le sanzioni comminate nel 2020. Sono state sistemate le videocamere di sorveglianza: «Ne esistevano 5, ne abbiamo aggiunte altre 12. Molto c’è ancora da fare. C’è anche un problema di mancanza di senso civico», ha concluso l’amministratore. Nel solco della tutela dell’ambiente anche l’attività avviata dall’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo per la messa in sicurezza dei torrenti anche grazie alla collaborazione di Calabria Verde. Lo stesso Russo ha spiegato come si sia proceduto pure ad una messa in sicurezza della rete viaria e degli edifici scolastici, ad una revisione della rete idrica con un notevole risparmio di acqua, ma si è anche soffermato sull’avvio del processo di metanizzazione delle frazioni marine. E grazie a questi, come ad altri interventi, «qualche gradino nella classifica di qualità della vita – ha concluso – riusciremo a scalarlo».