Caos tamponi a Vibo, ecco com’è nato il corto circuito che ha mandato tutto in tilt – VIDEO
A centinaia da Piscopio in fila dalle 6.30 del mattino. «Ci ha mandato il Comune», ma l'Asp non ne sapeva nulla. L'intervista al consigliere che ha redatto l'elenco per conto del sindaco
Il focolaio della frazione Piscopio ha mandato in tilt il sistema. Al palazzetto dello sport di Viale della Pace, dove è stata allestita la postazione dell’Azienda sanitaria provinciale e della Protezione civile per effettuare i tamponi, si sono presentate più persone del previsto. Non le 180 inserite nell’elenco ufficiale dell’Asp, ma il triplo: circa 500. In macchina dalle 6.30 del mattino, molti abitanti di Piscopio, inseriti in una lista approntata dal sindaco di Vibo Valentia e redatta da due consiglieri comunali della frazione. Quella lista, però, non sarebbe mai stata consegnata all’Azienda sanitaria.
In fila per ore con un neonato
All’interno di un’auto, un bimbo di appena quattro mesi. È in braccio alla sua mamma: «Mio marito è risultato positivo al Covid. Veniamo dalla zona rossa di Piscopio». Come loro tantissime altre persone. Alcune, spinte dal panico, si sono presentate lì senza prenotazione: «Abbiamo avuto contatti con un positivo e abbiamo deciso di venire qui. D’altronde abbiamo provato a chiamare i numeri indicati, ma nessuno risponde». La fila chilometrica raggiunge viale della Pace.
Stop ai tamponi
Gli operatori sanitari in tuta bianca interrompono i tamponi: «Non possiamo eseguire i test a chi non risulta nella lista dell’Asp». La tensione è alle stelle. Qualcuno perde le staffe e sul posto arriva un nutrito schieramento di forze dell’ordine e funzionari dell’Asp che provano a porre rimedio alla situazione.
«Sono stato io a compliare la lista»
In attesa del test, in mezzo alle centinaia di macchine, anche il consigliere comunale Pietro Comito che, malcelando l’imbarazzo, ammette di avere preparato insieme al consigliere Cutrullà la lista con i nomi delle persone venute a contatto con soggetti risultati positivi al Covid-19. «L’elenco è stato inoltrato al Comune nella serata di ieri e dall’Asp ci hanno comunicato di presentarci questa mattina presto». Versione smentita dal capo del Suem 118 Antonio Talesa: «Ho parlato io col sindaco, c’è una lista di 160 persone, io non so tutta questa gente chi l’ha fatta venire qui…».
Le nuove disposizioni
Alle 11.30, arrivano nuove disposizioni: «I pazienti di Piscopio che non sono stati prenotati attraverso l’Asp, dovranno tornare nel pomeriggio». Molti vanno via, altri invece restano: «Noi da qui non ci muoviamo», dice una donna. È in auto con le tre figlie: «Aspetteremo in macchina altre due ore. Non possiamo fare avanti e indietro da Piscopio. Siamo in zona rossa». I motori delle macchine si riavviano. Ritorna finalmente la calma dopo una mattinata di passione, dove un piccolo corto circuito ha scatenato il caos in un sistema sanitario sin troppo fragile.