domenica,Dicembre 22 2024

Pubbliemme e LaC raccontano l’Europa, dal Sud a Bruxelles

Incontro sulla buona comunicazione nel cuore delle istituzioni europee a 6 mesi dall’avvio del progetto LaC Europa. Ecco l’intervento di apertura del direttore generale ed editoriale Maria Grazia Falduto

Pubbliemme e LaC raccontano l’Europa, dal Sud a Bruxelles

a cura di Maria Grazia Falduto*

L’incontro di Bruxelles sul Decalogo della Buona comunicazione, che anima i locali del nostro Ufficio Europa, costituisce di fatto il battesimo del Gruppo a Bruxelles. Il primo evento organizzato nel cuore delle istituzioni europee. E non a caso abbiamo scelto la Settimana europea delle regioni e della città per calendarizzarlo: come network e hub di comunicazione crossmediale che agisce dal Sud d’Europa, dai territori più periferici, capiamo l’importanza di un supporto agli enti locali più distanti dai centri europei. Lo facciamo perché comunicare è il nostro core business.

LaC Europa, la sfida più importante. Da quest’anno, grazie a LaC Europa, nuovo progetto del network LaC, siamo stati chiamati ad affrontare una missione importante: comunicare cosa fa l’Unione nel Mezzogiorno, raccontandolo direttamente dal Sud. Abbiamo accettato la sfida per senso del dovere. Noi operiamo nel Sud d’Italia. E anche qui, la fiducia dei cittadini verso il progetto europeo si è tremendamente ridotta.

Parlare d’Europa, un dovere morale e civile. Per chi fa comunicazione, agire per contrastare questo vulnus, è un obbligo civile. Per questo, per senso di responsabilità, il Gruppo Pubbliemme ha deciso di mettersi in gioco, aggiudicandosi – nonostante la concorrenza dei grandi player della comunicazione nazionale – il progetto LaC Europa. LaC Europa rappresenta il nostro orgoglio aziendale, e la dimostrazione della nostra capacità di agire dai territori e per i territori. Noi siamo azienda mediterranea. Ed è dal Sud che parliamo di uomini, progetti, storie e obiettivi del Sud.

Il progetto. A 6 mesi dal suo avvio, il progetto LaC Europa è in pieno regime. Abbiamo lanciato il sito internet ed i canali social, raccontato storie di successo (dal Porto di Gioia Tauro al borgo delle ceramiche di Seminara, dalla liquirizia Amarelli al Parco archeologico di Locri, dal Centro di strategia marina ai palazzi storici di Calabria). Abbiamo parlato d’Europa ogni giorno nelle nostre tv e nei nostri giornali on line, organizzato eventi legati alla Green Week o alla Festa dell’Europa.

La strategia, la campagna di comunicazione. La strategia copy di raccontare l’Europa “da qui”, è stata pensata e rilanciata su tutti i media proprio per rimarcare questo passaggio. Non a caso, il progetto di comunicazione LaC Europa è partito con la campagna di lancio “Diamo voce all’Europa“. La campagna, ispirata ai valori comunitari, racconta come questi si riflettono nella realtà, nelle storie concrete di chi ha utilizzato le risorse delle politiche di coesione, nella vita di tutti i giorni.

Dai valori ai territori. In sostanza: siamo partiti dai valori, siamo finiti col parlare di territori, di uomini e donne che hanno raccolto, qui al Sud, la sfida europea. Pensiamo che questa strategia sia l’unico modo per avvicinare i cittadini all’Europa. L’unica che serva a superare la nuova “questione meridionale: ovvero, la percezione che l’Europa sia lontana, una scatola vuota, un’etichetta o un simbolico da mettere sulle targhe. Ecco perché abbiamo investito molto nell’informazione giornalistica, forti della leadership delle nostre testate. Ecco perché, soprattutto, siamo andati nelle scuole, abbiamo animato eventi, abbiamo raccontato progetti e storie. Abbiamo cercato di capovolgere questa percezione trasferendo il valore dell’Europa dal suo “brand” – la cui immagine è un po’ appannata, svuotata – ai contenuti.

Cosa abbiamo fatto, cosa faremo. In sintesi: abbiamo fatto tanto, abbiamo investito, abbiamo coinvolto imprenditori e studiosi, investito in risorse umane e messo a disposizione giornalisti e media, abbiamo aperto un nuovo ufficio nel cuore delle istituzioni. Abbiamo impiegato tutti i nostri media, dal web ai social, dall’outdoor alla tv, passando per i circuiti aeroportuali internazionali. Ci siamo dedicati con professionalità, attenzione, dedizione anche superiore a quanto richiestoci.

Una strada lunga. Siamo orgogliosi del risultato raggiunto, e soprattutto siamo certi che pochi altri soggetti avrebbero potuto ottenere lo stesso livello di penetrazione delle notizie, nelle regioni di nostra competenza ad iniziare dalla Calabria, ma la strada è ancora lunga, ed il Gruppo vuole farsi interprete e megafono dei valori su cui è fondata l’Unione. Avremmo potuto scegliere altre vie, sposare altri percorsi di comunicazione, più commerciali e redditizi, specie nel sud d’Italia. Non lo abbiamo fatto, per un motivo molto semplice. L’azienda, la sottoscritta, il suo editore e presidente Domenico Maduli sono, siamo europeisti convinti. la nostra azienda, è oggi al servizio di questo ideale. Per questo siamo a Bruxelles, per questo intendiamo rimanerci. Oggi, con LaC Europa. Domani, con altri investimenti, altre strategie, nuove idee e nuovi progetti.

*Direttore generale Gruppo Pubbliemme – Direttore editoriale Network LaC

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