Al Torrefranca di Vibo Valentia una tre giorni di studio alla scoperta dell’opera italiana dell’Ottocento, ecco il programma
L'ampio cartellone ripercorrerà tutto il XIX secolo, intervallato da esecuzioni in grado di coniugare riflessione teorica e pratica musicale

Partirà domani il seminario promosso dal conservatorio di Vibo Valentia, incentrato sull’opera lirica italiana del XIX secolo che vedrà impegnati gli studenti fino a giovedì. L’iniziativa si propone di approfondire i processi compositivi, le strutture formali e le implicazioni interpretative del melodramma ottocentesco, con particolare attenzione ai legami tra teoria e prassi. Domani, in apertura Domenico Giannetta, compositore e musicologo, parlerà del rapporto tra le forme classiche e la drammaturgia della tonalità nel passaggio tra Settecento e primo Ottocento.
Mercoledì 9 aprile si articolerà in due sessioni: la mattina vedrà protagonisti Luca Bruno, baritono, pianista e musicologo, e David Mancini, professore emerito di teoria musicale presso la Meadows School of the Arts, Southern Methodist University di Dallas (Texas), con la prima parte di un intervento congiunto sulle strategie analitiche applicate al teatro d’opera. Nel pomeriggio, Marco Pollaci, docente di ruolo in Storia della Musica presso il Conservatorio Torrefranca, guiderà due approfondimenti: il primo sul processo compositivo in Vincenzo Bellini, l’altro sull’analisi della prassi compositiva di Giacomo Puccini, con particolare riferimento a Tosca, Madama Butterfly e Turandot, indagando le ricadute del discorso analitico sull’interpretazione.
Giovedì 10 aprile la giornata si aprirà con la seconda parte dell’intervento di Bruno e Mancini, per poi concludersi con una tavola rotonda che coinvolgerà tutti i relatori del seminario, insieme ai docenti del Conservatorio nelle discipline di canto, arte scenica, poesia per musica e storia della musica. Durante le tre giornate si susseguiranno numerose esecuzioni musicali sia dal vivo che attraverso la proiezione di materiali audiovisivi, al fine di offrire un’esperienza immersiva e interdisciplinare, in grado di coniugare riflessione teorica e pratica musicale.