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Sabato a Mileto il II Convegno nazionale di Archeoclub d’Italia sulla valorizzazione dell’Olivo bianco della Madonna

L'evento voluto dall'associazione presieduta da Rosario Santanastasio e dal vescovo Attilio Nostro si terrà nella sala conferenze di Palazzo San Giuseppe

Sabato a Mileto il II Convegno nazionale di Archeoclub d’Italia sulla valorizzazione dell’Olivo bianco della Madonna

Si svolgerà sabato 23 a Mileto nella Sala conferenze di palazzo San Giuseppe il II Convegno nazionale di Archeoclub d’Italia dal titolo “L’olivo della Madonna: percorso di valorizzazione e speranza della varietà Leucocarpa” voluto da Archeoclub d’Italia, presieduto da Rosario Santanastasio, e organizzato dalla sede associativa di Vibo Valentia con il concreto sostegno del vescovo Attilio Nostro della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea e delegato Cec per il servizio di Pastorale giovanile. All’iniziativa hanno dato il patrocinio l’Arsac (Azienda regionale per lo sviluppo dell’agricoltura calabrese), il Comune di Mileto e le Diocesi di Cefalù e Oppido Mamertina-Palmi, la Soprintendenza archeologia per la città metropolitana di Reggio Calabria, la Provincia di Vibo Valentia e la Regione Calabria.

Il convegno nasce dall’esigenza di fare il punto sulle iniziative interregionali per la valorizzazione e la tutela della varietà Leucocarpa conosciuta tradizionalmente “Olivo della Madonna”, una varietà i cui frutti alla maturazione diventano bianchi come confetti e la cui riscoperta e mappatura si deve alla determinazione dall’archeologa Anna Rotella, vicepresidente di Archeoclub Vibo e ideatrice del progetto. Riprendendo le fila del I convegno svoltosi a Cefalù a settembre 2023 sulle tracce della prodigiosa varietà, verranno approfonditi quegli aspetti antropologici, paesaggistici, scientifici e culturali atti a guidare in maniera ancora più efficace le iniziative per diffondere la coltivazione e la conoscenza di questo sorprendente olivo scongiurandone così l’estinzione.

Relatori dell’incontro saranno: il professore Mario Panarello, dell’Accademia delle Belle Arti di Lecce; la professoressa Paola Puma, del dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze; una nutrita rappresentanza di ricercatori del Crea; il dottor Maurizio Angotti, responsabile dell’Arsac di Vibo Valentia; il dottor Gerardo Guerriero Liberato, provveditore per l’Amministrazione penitenziaria della Regione Calabria e il professor Marcello Sestito, del dipartimento di Architettura dell’Università di Reggio Calabria. Verrà inoltre proiettata la demo del documentario “White olives of the Madonna” di Claire Marie Vogel e di Elena Valeriote e lo showreel curato da LaC TV su “La messa a dimora dei giovani Olivi della Madonna”, donati dalla sede Archeoclub di Vibo Valentia e accolti presso 7 degli Istituti penitenziari calabresi di Cosenza, Crotone, Laureana di Borrello, Locri, Palmi, Rossano e Vibo Valentia.

Saranno poi messi in mostra alcuni dei lavori realizzati dagli stessi ospiti delle Case circondariali, che hanno lavorato sulla storia della varietà dalle bianche drupe, unitamente a quelli realizzati dal Coro Santa Maria Assunta di Gimigliano (CZ); dal Gruppo scout RC3-Tabor Asci esploratori e guide d’Italia; dalla classe VB dell’Ita di Caulonia e l’attività di diffusione dell’albero della sezione crotonese di Italia Nostra e quella della parrocchia di Dinami del Convento di San Francesco di Soreto. I lavori saranno conclusi da Rosario Santanastasio, presidente nazionale di Archeoclub d’Italia.

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