Siluna Fest 2024: un viaggio tra cultura e natura in bici che passa dalla Certosa e attraversa il Parco regionale delle Serre
L'esperienza è stata realizzata per permettere di riscoprire i piccoli ma importanti paesi dell'entroterra calabrese e promuovere modelli di condivisione partecipati
La sesta edizione del Siluna Fest si svolgerà tra novembre e dicembre, «percorrendo il crinale principale dell’Appennino calabrese tra i fascinosi paesaggi montani dei Parchi nazionali Pollino, Sila e Aspromonte, e di quello regionale delle Serre. Un viaggio ecologico nel cuore verde del Mediterraneo lungo la Ciclovia dei Parchi – hanno fatto sapere in un comunicato stampa gli organizzatori dell’evento -, che per la valenza storico-culturale dei luoghi che attraversa permette di entrare in contatto con la grandiosità dei panorami e la biodiversità vegetale della regione». Nel programma di quest’anno, «la bici sarà protagonista, permettendo agli avventori del Festival di pedalare verso i luoghi dove sono previsti momenti di performance artistiche e contemplazione del paesaggio. Chiunque può unirsi ad una pedalata di gruppo e prendere parte ad una giornata di festa con poesia, musica e dibattiti. Un modo per scoprire nuovi percorsi promuovendo i territori e la meraviglia che custodiscono».
«Tra gli appuntamenti del Festival, in partenza la mattina di sabato 23 novembre dal Parco regionale delle Serre, alla Certosa di Serra San Bruno si potranno visitare prima la mostra “La paternità spirituale di San Bruno”, curata da Bruno Tripodi e, a seguire, il Museo del complesso monastico in cui conoscere le consuetudini della vita dei monaci Certosini. Nella stessa mattinata – hanno sottolineato gli organizzatori – è prevista la visita alle Carbonaie: accompagnati da poesia e musica si potrà conoscere da vicino l’antica arte della produzione del carbone. Ci sono poi la passeggiata e la visita alle Reali Ferriere di Mongiana, a cura del Prof. Danilo Franco, e la proiezione del documentario “Mongiana, storia e archeologia industriale”. In serata lo spettacolo di Azul Teatro, seguito dal concerto di Federica Greco e Paolo Presta».
Domenica 8 dicembre poi, «appuntamento nel Parco Nazionale della Sila: nel suggestivo scenario di San Giovanni in Fiore sarà presente il padre spirituale del Siluna, il poeta e paesologo Franco Arminio. Nella stessa giornata è in programma l’incontro con l’antropologo Mauro Francesco Minervino, con “I paesi fuori dai musei. L’anima e le forme. Abitare il sacro tra comunità provvisorie e viavai”.
Il viaggio termina prima di Natale nel Parco del Pollino
«Da venerdì 20 a domenica 22 dicembre presso l’Hub culturale Catasta, a Campotenese di Morano Calabro. Qui le attività del Festival inizieranno con lo spettacolo di danza “Humanity-Origin” di Denise Fimiano e a seguire la proiezione del film “Il Monello” di Charlie Chaplin, commentato dalla musica dal vivo di Rocco De Rosa al pianoforte. Franco Arminio, con le sue poesie, chiuderà la prima giornata. Il giorno seguente, sabato 21, ciclopasseggiata, l’incontro/discussione “Da questo Nord immaginario” (Guido Piovene). La Calabria delle belle montagne e dei presepi spopolati con l’antropologo Mauro Francesco Minervino, concerto del pianista Rocco De Rosa. In serata, il concerto di Lavinia Mancusi & band. Nella mattina di domenica 22 si discuterà di “Cicloturismo e territori” e in fine nel pomeriggio, dopo la ciclopasseggiata, ci sarà la presentazione del libro “Dimenticami dopodomani” dello scrittore e autore Rai Andrea Di Consoli».
Domenica 24, nel borgo di Antonimina, incastonato nel versante nord-orientale dell’Aspromonte e ricadente nel territorio del Parco Nazionale, dopo la passeggiata poetica tra i vicoli coordinata dall’associazione Boschetto Fiorito, ci saranno l’antropologo e scrittore Mauro Francesco Minervino con “Se un paese ci vuole. Stradario (antropologico) di uno spaesato”, Ernesto Orrico con “Il Canto dei nuovi emigranti” e infine, Serena Gatti e Raffaele Natale con “Burning Land”.
Siluna 2024 «conferma la propria volontà di azione in un raggio più ampio, già manifestata nelle ultime edizioni: un Festival itinerante che può contare su un fitto sistema collaborativo alimentato negli anni con Istituzioni culturali, Enti e soggetti che a vario titolo rappresentano pratiche di sviluppo sociale ed economico. Il Siluna Fest vuole rendere protagonisti i piccoli ma importanti paesi dell’entroterra calabrese, collocati in aree marginali, per promuovere e dar luogo a nuovi modelli di condivisione partecipati, dimostrando come molto spesso i vincoli sono un’occasione per ripensare e riprogettare i modi di produrre e abitare la cultura».
«La finalità del progetto Siluna è proprio disegnare esempi di presidi culturali territoriali, con l’obiettivo di favorire, nei contesti maggiormente caratterizzati da povertà economica e relazionale, l’accesso alla cultura, alla socialità e all’educazione, creando occasioni di partecipazione e cambiamento sociale. La chiusura ufficiale – conclude poi il comunicato stampa sull’evento – è prevista per le ore 18.30, quando Tenuta Santa Venere, Società Agricola Campotenese, Catasta e Siluna offriranno una ricca degustazione di prodotti tipici del Pollino accompagnata dai vini Akra».