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Tropea, concerto a lume di candela per i 25 anni del Festival “Armonie della Magna Graecia”

L'obiettivo è quello di ricreare l'atmosfera originale della musica romantica - da Beethoven a Chopin, fino a Wagner - e riportare indietro nel tempo gli spettatori. Ad esibirsi sarà il pianista Emilio Aversano

Tropea, concerto a lume di candela per i 25 anni del Festival “Armonie della Magna Graecia”

Sabato 27 agosto a Tropea, nella cornice di Palazzo Santa Chiara, alle ore 22.00 si terrà il concerto celebrativo del 25° anniversario della fondazione del Festival “Armonie della Magna Graecia”. Il concerto sarà tenuto a lume di candela dal pianista Emilio Aversano, che eseguirà alcuni tra le più celebri composizioni di musica romantica, dal Chiaro di luna di Beethoven a Chopin, fino al Tristano e Isotta di Wagner. A fine concerto sarà offerto al pubblico un momento conviviale per festeggiare insieme l’anniversario del Festival, che quest’anno prevede 25 concerti da aprile a ottobre inoltrato. [Continua in basso]

Emilio Aversano (foto Roberto Cifarelli)

«L’idea del concerto a lume di candela (saranno utilizzate candele vere) richiama la filosofia che è alla base del festival, una ripresa delle tradizioni antiche al fine di ricreare l’atmosfera originale della musica», spiegano gli organizzatori, che aggiungono: «Non dimentichiamo che Pitagora, il grande pensatore che fondò proprio in Calabria – a Crotone – la scuola filosofica più importante della Magna Graecia, teorizzò per primo il sistema musicale da cui ebbe origine la musica classica. L’atmosfera notturna, la musica romantica prevista in programma, la profumazione particolare che si diffonderà in sala, accoglieranno i convenuti per riportarli indietro nel tempo, lontano da qualsiasi forma di rumore».

Il pianista Emilio Aversano, celebre per essere l’unico pianista al mondo che sul solco della storia della battaglia di Maratona affronta quattro concerti per pianoforte e orchestra della durata di circa tre ore, che suona di seguito rigorosamente a memoria durante la stessa serata e denominato in tal senso il “Maratoneta” dal Corriere della Sera , è conosciuto per le scelte programmatiche musicali totalmente scevre da contaminazioni e crossover di vari generi, nel rispetto della grande tradizione classica sia poetica che musicale.

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