domenica,Dicembre 22 2024

Il ritorno di SerreinFestival: territorio e attualità al centro della kermesse

Presentato a Serra San Bruno il programma della VI edizione della manifestazione che partirà il prossimo 10 agosto. Pandemia, guerra e ambiente le tematiche al centro del dibattito

Il ritorno di SerreinFestival: territorio e attualità al centro della kermesse

È un ritorno in grande stile quello del SerreinFestival, la kermesse giunta alla sesta edizione che anche quest’anno ha al proprio centro il territorio, ma con un focus approfondito sull’attualità. Questa mattina la conferenza stampa di presentazione al bar Golden, sul corso principale di Serra San Bruno. A illustrare i dettagli della kermesse, il presidente dell’associazione Condivisioni, Bruno Censore, il direttore artistico, Armando Vitale e la coordinatrice organizzativa, Maria Rosaria Franzé. Presenti anche il sindaco di Mongiana, Francesco Angilletta, e il primo cittadino di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello, oltre a Mario Papasodaro, dell’associazione Vivi Serra San Bruno, Bruno Congiustì, direttore del Museo dell’emigrazione di San Nicola da Crissa, Rossella Corsaro, della scuola di danza New Gymnasium, e Giovanna Giacco, direttore artistico de La notte del Serreinfestival, in programma il 12 agosto. Una squadra che testimonia la sinergia tra più comuni del comprensorio e la grande varietà dei temi che saranno trattati dal 10 al 13 agosto. [Continua in basso]

I protagonisti

Ad aprire le danze è stato il presidente Censore che ha presentato gli enti coinvolti nella realizzazione dell’evento, tra cui, oltre ai già citati Comuni, il Parco delle Serre, la fondazione Imes e il Gal-Terre vibonesi. Patrocinatori del festival, la Camera dei deputati, il Mibact, la Regione Calabria, il Consiglio regionale della Calabria, la Provincia di Vibo Valentia, il Comune di Serra San Bruno e la Camera di commercio di Vibo Valentia. Una manifestazione che si avvale anche del supporto del gruppo LaC-Pubbliemme in qualità di media partner.

«Un’occasione di confronto»

«Il festival – ha spiegato Censore – racconta un territorio che vogliamo valorizzare attraverso una sintesi che si coniuga con i problemi attuali: la pandemia, la guerra e i mutamenti climatici. Auspichiamo, quindi, – ha proseguito il patron della manifestazione – che sia un’occasione di confronto e dialogo, di riflessione, un contributo autorevole rispetto a problemi che non credevamo mai di dover affrontare. E la nostra – ha concluso Censore – è una scommessa importante, perché ci dicevano che il festival era solo un’iniziativa elettorale, ma siamo già alla sesta edizione e continuiamo a crescere».

La voce dei sindaci

È stata poi la volta dei sindaci coinvolti, con il primo cittadino di Mongiana, Francesco Angilletta, che ha posto l’accento sul contributo storico e culturale offerto dalla sua comunità: «Parleremo di storia ma con un occhio al presente e al futuro. Avremo come ospiti Danilo Franco e Mariolina Spadaro, esperti di storia preunitaria e di archeologia industriale, perché il nostro è un passato importante che ci aiuta a costruire una nostra identità».
Per il sindaco di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello, importante è la sinergia tra le realtà coinvolte: «Sono sostenitore delle fusioni dei comuni – ha spiegato – Serra dovrebbe essere capofila, sia da un punto di vista politico che culturale».

Lo sport e il territorio

A testimoniare la varietà dei temi trattati, il contributo di Rossella Corsaro, della scuola di danza New Gymnasium, che ha evidenziato come lo sport sia stato duramente colpito dalla pandemia: «Per questo vogliamo dare fiducia ai giovani per ripartire con il nuovo anno». Mentre Mario Papasodaro, dell’associazione Vivi Serra San Bruno, ha puntato sul rilancio del territorio: «Siamo ricchi di bellezze poco conosciute, vantiamo siti importanti che meritano di essere apprezzati da tutti. L’attenzione riservata a questo festival consentirà di aprirci ancora di più al mondo».

Il Museo dell’Emigrazione

Spazio anche alle tematiche culturali, con il direttore del Museo dell’emigrazione, Bruno Congiustì, che ha sottolineato come il fenomeno dell’emigrazione non abbia «una legislazione adeguata, nonostante l’alto tasso in Calabria. In ogni paese della nostra regione avremmo voluto un museo dell’emigrazione, per sensibilizzare la popolazione e le istituzioni su un problema storico, atavico. Se riusciremo a raccogliere i tesori culturali del territorio, allora, forse, cresceremo», ha concluso.

Le eccellenze di Calabria

Tra gli appuntamenti di spessore della kermesse, anche la serata del 12 agosto, illustrata dal direttore artistico, Giovanna Giacco: «Sarà uno spettacolo in cui si legano cultura, eccellenza, musica e arte – ha spiegato -, tutto rigorosamente calabrese. Saranno premiati Emanuela Lento, Anna Barbaro, Maurizio Talarico e Raffaele Primo. Una serata vedrà la conduzione di Vittoriana Abate e la partecipazione di Cataldo Calabretta, Alfredo Barillari, Vitaliano Papillo, Giuseppe Falcomatà, Filippo Mancuso ed Ettore Rosato, oltre ad Alessandro Greco».

La coordinatrice del festival, Maria Rosaria Franzé, ha evidenziato il contributo del patron Censore alla riuscita dell’evento: «È lui il cuore pulsante che sprona tutti con caparbietà e costanza, se siamo alla sesta edizione è grazie a lui. Anche quest’anno saranno tutti appuntamenti di spessore e ricchi di ospiti e di spunti. La nostra forza sta anche nel fare rete, per questo speriamo che il festival possa costruire qualcosa di positivo per il territorio e continuare a crescere».

Il messaggio del Festival

Chiusura affidata al direttore artistico del Serre in festival, Armando Vitale, che ha illustrato i temi pregnanti della manifestazione: «Il festival vuole mettere insieme una riflessione collettiva sull’attualità e la valorizzazione del territorio. La sua ambizione – ha proseguito – è quella di ragionare in grande e rendere più visibile un territorio ricco di natura e storia. E per farlo non si chiude nelle mura di Serra, ma vuole coinvolgere tutte le energie del territorio. Ma serve anche a riflettere sui problemi attuali – ha evidenziato Vitale -, su come dobbiamo muoverci per non rimanere passivi su questi temi. La pandemia, la guerre, l’ambiente: dobbiamo partire da qui per comprendere il senso del festival, che è parte di uno sforzo collettivo per sensibilizzare su queste tematiche che non possono più essere ignorate».

Appuntamento, dunque, a mercoledì 10 agosto, quando prenderà il via ufficialmente la manifestazione, per proseguire fino alla serata di chiusura del prossimo 13 agosto.

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