A Nicotera tutto pronto per la VI edizione del Festival dell’Ospitalità
Cooperazione locale, bellezza, dialogo, sono il fulcro di “Road to the next”. Si riparte dalle comunità lavorando su progetti sostenibili e integrati
La risposta alla domanda: «È di turismo che abbiamo veramente bisogno?». Sembra essere «un altro inizio è quello di cui abbiamo veramente bisogno». Organizzatori e founder del Festival dell’Ospitalità (FdO) lanciano la sfida al presente e caricano di significato la nuova edizione, la VI, della rassegna che si svolgerà a Nicotera dall’8 al 10 ottobre prossimi. Cooperazione locale, bellezza, dialogo onesto, la convinzione che «l’ospitalità salverà il mondo» sono il fulcro di “Road to the next” titolo che guarda al futuro per questa edizione che «ne abbraccia due – come sottolineano gli organizzatori – perché ne riconquista, in qualche modo, anche quella del 2020». Un format fatto di incontri, talks ispirazionali ed esperienze, per tre giorni immersivi che inseguonol’obiettivo di riflettere sul periodo che stiamo attraversando per ripartire dalle comunità lavorando attivamente su progetti identitari, sostenibili e integrati. [Continua in basso]
Questa edizione 2021 del FdO porta a battesimo il Welcome Corner, video storie di ospitalità e turismo raccontate da personaggi italiani e internazionali già proiettati in un nuovo paradigma e la presentazione della comunità Slow Food “Ritmo Mediterraneo” che avrà sede a Nicotera. Gli anni di pandemia hanno fermato gli incontri in piazza ma non l’aggregato di comunità che da sempre questo Festival porta con sé come mission. «E – dicono da dietro le quinte, mentre si è alle ultime battute per chiudere il programma – Ciò che stiamo vivendo non l’abbiamo subìto, ma abbiamo maturato ancor di più la consapevolezza che la fine indica sempre un nuovo inizio. – E – continuano – che tutto sfocia in un altro tempo, in un altro uomo, in un altro mondo. Saranno i pensieri, le scelte e le azioni di oggi a determinare forma e sostanza di questo futuro che inizia adesso».
Si parte l’ 8 ottobre alle 9.30 e la giornata sarà dedicata ai laboratori HumanLab: un metodo per trasformare i punti di interesse del “paesaggio umano” in direzioni, in modo da realizzare progetti di sviluppo e crescita consapevole per la costruzione di un progetto modulare, integrato, di rinascita del territorio, attraverso l’utilizzo delle strategie della collaborazione radicale. Il 9 ottobre sarà dedicate all’identità, all’ innovazione sociale e al turismo sostenibile. All’ Aspromonte. Si alterneranno speaker che affronteranno tematiche di attualità con lo scopo di trasmettere al pubblico un cambio di paradigma possibile. Nella giornata conclusiva, domenica 10 ottobre, ci si muoverà tra restanza e Mediterraneo, lentezza e cultura del cibo con la presentazione della prima comunità Slowfood del Vibonese “Ritmo Mediterraneo” e le opportunità che potranno nascere grazie al Galdelle Terre Vibonesi.