Rombiolo, diritti e lotte contadine: questa sera lo spettacolo “Prometeus”
Ultima opera della Compagnia Teatrale BA17 firmata dalla regista e autrice Angelica Artemisia Pedatella in collaborazione con il sociologo, giornalista e scrittore Claudio Cavaliere
Dopo il debutto nel borgo di Serra d’Aiello il 23 agosto, prosegue il viaggio dello spettacolo “Prometeus”, che questa sera sarà a Rombiolo, a partire dalle ore 21,30. Dalla terra il fuoco, ultima creatura della Compagnia Teatrale BA17 firmato dalla regista e autrice Angelica Artemisia Pedatella in collaborazione con il sociologo, giornalista e scrittore Claudio Cavaliere. L’opera è una performance d’arte che rievoca l’antica e umanissima arte dei contadini, quella elaborata e celebrata intorno al fuoco. [Continua in basso]
«Prometeo – spiega Angelica Artemisia Pedatella – fu amico degli uomini e la civiltà contadina, agli esordi dell’umanità, fu da lui istruita a creare il nuovo mondo. I cicli della luna e del sole, la memoria delle cose, la levata ed il tramonto degli astri, la lavorazione del legno, i segreti dei frutti della terra e il valore delle erbe medicamentose è parte di quel tesoro di conoscenze del mondo contadino che ha dato vita ad un immaginario narrativo da cui ha preso vita una società improntata all’etica e ai valori della terra, quella che ha portato le masse alla consapevolezza dei diritti dell’uomo». Performance raffinata giocata sulle sonorità delle percussioni e sul riverbero del fuoco dal vivo che circonda i personaggi, l’opera ha capacità di coinvolgere il pubblico in una dimensione quasi primitiva.
«La sfida lanciata dalla Compagnia Teatrale BA17 – spiega la regista – ancora una volta non lascia spazio alla convenzione ma cerca di sconvolgere gli schemi, di stupire, di creare una continua attesa nello spettatore, dimostrando la fedeltà al motto scelto dalla regista che guida il team degli artisti: “Dove ci sono i limiti, c’è lo spettacolo”. Non è una trovata di marketing – conclude la Pedatella – ma una legge che ci insegna la vita e noi, quando facciamo arte, spieghiamo la vita, quella che percepiamo con tutti i sensi più vigili del normale».
L’opera è interpretata dalla stessa Pedatella, da Sabrina Pugliese, Angela Gaetano, Massimo Rotundo, dai danzatori Giada Guzzo e Raphael Burgo, sulle percussioni dal vivo di Francesco Gabriele, con la partecipazione straordinaria in qualità di narratore di Claudio Cavaliere. Aiuto regia, scenografia e costumi sono affidati alla multiforme Silvana Esposito, direttore di scena è il determinante Raffaele Guzzo, foto e video dei bravi Lorenzo e Vincenzo Cardamone.