Vertenza Lsu-Lpu, i sindacati si appellano ai prefetti di Vibo e Catanzaro
Sono ancora 11 del Vibonese e 7 nel Catanzarese i Comuni che non hanno proceduto alla proroga dei rapporti di lavoro. Cgil e Cisl chiedono l’intervento delle rispettive Prefetture
«Come segreterie territoriali abbiamo inviato una nota ai prefetti di Catanzaro e Vibo Valentia, con la quale abbiamo chiesto l’urgente convocazione di un tavolo tecnico per avviare a soluzione la vertenza degli ex Lsu-Lpu che non sono stati contrattualizzati. A nostro parere le due circolari, la prima del Dipartimento della Funzione pubblica, la seconda della Regione Calabria, risolverebbero positivamente i tanti dubbi dei Comuni che sino ad ora si sono rifiutati di procedere al rinnovo della proroga dei contratti a tempo determinato fino alla fine dell’anno».
A riferirlo in un comunicato sono le segreterie provinciali dei sindacati di categoria Fp-Cgil e Cisl-Fp di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, guidate rispettivamente da Bruno Talarico e Luigi Tallarico.
Gli esponenti sindacali elencano i Comuni che non hanno ancora provveduto al rinnovo dei contratti. Nel Catanzarese sono Conflenti, Cortale, Platania, San Pietro a Maida, Lamezia Terme, Soveria Mannelli, e nel Vibonese Arena, Acquaro, Dasà, Pizzo, Pizzoni, San Calogero, San Costantino Calabro, Ionadi, Dinami, Limbadi, Soriano.
«La situazione – per le due sigle – sta diventando incandescente ed il sindacato, che lungi dal colpevolizzare i Comuni che non hanno firmato la proroga, non può essere lasciato solo dalle istituzioni in questo delicato momento. I lavoratori sono decisamente esasperati e la tensione è palpabile, per cui ci è sembrato doveroso chiedere ai Prefetti di Catanzaro e Vibo Valentia, le due province dove vi sono ancora dei Comuni irriducibili, di convocare un tavolo tecnico con Regione Calabria e sindaci interessati».
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