Il vibonese Francesco Fortuna vince il premio “La pizza più bella”
Si è svolto a Falerna il “Campionato italiano pizzaioli 2017”, la sfida tra i pizzaioli più bravi di Italia
Francesco Fortuna, 30 anni, si è aggiudicato l’ambìto premio alla quinta edizione del campionato italiano pizzaioli, la sfida tra forni più attesa di Italia. Ha chiamato la sua pizza “Miseria e Nobiltà” (come il nome del ristorante-pizzeria che gestisce insieme alla compagna a Parghelia), un mix di elementi che insieme consegnano all’ occhio e al palato un risultato eccezionale.
Classico impasto napoletano, lievitato 72 ore, base di pomodoro, mozzarella affumicata, involtini di melanzane fritte e scamorza, basilico e olio extravergine di oliva, questi gli ingredienti che hanno fatto la fortuna di Francesco, permettendogli di distinguersi dagli altri concorrenti. I pizzaioli si sono sfidati nella specialità della pizza tonda, scegliendo tra cottura in forno elettrico oppure a legna, attentamente valutati da una giuria di esperti in base ad aspetto, cottura e gusto. Solo a votazione conclusa, la commissione giudicatrice ha conosciuto l’identità della mano che ha impastato. I giudizi, una volta espressi, sono stati sigillati in busta chiusa, al fine di garantire la trasparenza, l’obiettività e la correttezza del campionato.
Un percorso formativo quello del pizzaiolo vibonese, iniziato all’età di 13 anni all’Ascot Pub di Vibo Valentia, proseguito con esperienze lavorative nel nord Italia, tra Padova e Vicenza, e che lo scorso gennaio lo hanno fatto rientrare in Calabria come tanti altri giovani, in quel ritorno alle radici che è culminato con l’ apertura di un proprio locale.
Tra i progetti futuri, Francesco Fortuna conta di proseguire nella gestione del suo ristorante-pizzeria a Parghelia, oltre alla partecipazione a nuovi concorsi nazionali come “Pizza da Oscar” a Firenze il prossimo 14 novembre e al “Campionato Nazionale di Pizza” che si terrà a Catanzaro al Centro Commerciale “Le Fontane” il 15 novembre.
Il premio “La pizza più bella” lo ripaga dei sacrifici compiuti negli anni passati, dei tanti “no” ricevuti, con una maggiore consapevolezza acquisita riguardo le proprie capacità e il valore del prodotto che offre ai suoi clienti.