Centro Sprar a Fabrizia: l’amministrazione comunale decide per la chiusura
La protesta di otto lavoratori del centro per minori stranieri non accompagnati che si ritroveranno presto disoccupati
“Ad un mese dall’insediamento, la nuova amministrazione comunale di Fabrizia, guidata dal sindaco Francesco Fazio, appartenente alla lista “Liberi e giovani per Fabrizia”, chiude il centro Sprar per minori del paese lasciando a casa otto dipendenti e bloccando bruscamente, e senza nessun preavviso, l’indotto a beneficio di commercianti, lavoratori e minori richiedenti asilo”.
E’ quanto denunciano gli operatori dello Sprar (centro Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati per minori stranieri non accompagnati) denominato “Villa Fabrizia”, in provincia di Vibo Valentia, gestito dalla cooperativa Coriss. “Una realtà positiva – spiegano i dipendenti -, una risorsa economica che ha offerto posti di lavoro, ha incrementato l’economia locale e ha dato opportunità di sviluppo e integrazione a trenta minori che in questo triennio sono transitati nel Centro. Giovani che hanno potuto raggiungere quel grado di autonomia che gli ha permesso di proseguire i propri percorsi di vita; che non hanno mai creato problemi alla gente del luogo; che hanno sempre cercato di integrarsi al meglio: partecipando alle attività della Pro Loco, frequentando la scuola calcio “Allarese” e dando lustro alla squadra con i numerosi goal segnati durante il campionato, frequentando la scuola media ed il Cpia territorialmente competente e svolgendo numerosi tirocini formativi in aziende dei comuni circostanti. La loro iscrizione a scuola ha permesso di ampliare l’organico interno dell’I.C. Fabrizia con la creazione di una nuova sezione.
La nuova amministrazione Fazio puntava, nel programma elettorale, alla crescita del paese e all’incremento dei posti di lavoro. Amministrazione che, comunicando ufficialmente al Ministero dell’Interno la chiusura del Centro Sprar non si è fatta invece nessuno scrupolo a lasciare a casa otto dipendenti con famiglie a carico. Lavoratori che a partire dal 1° agosto 2017, si vedranno disoccupati ed effettivamente…“liberi e giovani. E’ questo – concludono – il loro modo di risollevare Fabrizia dal degrado?”
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