venerdì,Novembre 29 2024

Come Italo, anche il Frecciarossa salta Vibo-Pizzo: oltre al danno la beffa

A pagarne le conseguenze anche il porto di Vibo Marina che vedrà ridursi il volume del traffico passeggeri da e verso le Isole Eolie, in questi anni assicurato da collegamenti all’avanguardia

Come Italo, anche il Frecciarossa salta Vibo-Pizzo: oltre al danno la beffa

di Giuseppe Addesi

A partire dal 3 giugno, Trenitalia ha deciso di allungare una coppia di Frecciarossa trasformandola da MilanoNapoli e viceversa in TorinoReggio Calabria e viceversa. Il treno “Frecciarossa 9523” lascerà Torino alle 8 per giungere a Reggio Calabria alle 18.50 con fermate intermedie a Milano, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Salerno. Il Frecciarossa, arriverà  quindi anche in Calabria dove effettuerà fermate a Paola, Lamezia Terme, Rosarno, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. [Continua]

Sembrerebbe una buona notizia, ma per il territorio vibonese, che annovera le località turistiche più prestigiose della regione, non lo è, in quanto la decisione rischia di penalizzare fortemente un’area in cui sono presenti le località turistiche più prestigiose, ad iniziare da Tropea, che recentemente ha ottenuto l’ambita Bandiera Blu. Come la compagnia Ntv con “Italo”, anche Trenitalia ha  così deciso, abbastanza inspiegabilmente, di saltare lo scalo ferroviario vibonese. Una decisione che, oltre a costituire un mancato vantaggio, rischia di provocare un sicuro svantaggio in quanto, si legge in una nota ufficiale della Società Ntv «in questo modo i viaggiatori avranno la possibilità di raggiungere gli arcipelaghi siciliani direttamente da Reggio Calabria e Villa San Giovanni, oltre che godere delle bellezze calabresi».

 Della serie “oltre il danno, la beffa”, in quanto molti turisti che sceglieranno le Isole Eolie come meta per le loro vacanze potranno partire da Reggio o Villa evitando di servirsi di un porto, come quello di Vibo Marina, che è stato in questi anni all’avanguardia nell’assicurare i collegamenti marittime con le mitiche “Sette sorelle”, sia attraverso moderne motonavi che per mezzo di veloci aliscafi. Potrebbe essere, questa, una delle tante mancate occasioni di sviluppo del porto vibonese che, a seguito di queste decisioni, perde l’opportunità di incrementare i volumi di movimentazione passeggeri verso le isole. Errore di valutazione, distrazione, noncuranza, da una parte; difetto di comunicazione promozionale  e/o mancanza di interlocuzione con le compagnie ferroviarie che gestiscono l’alta velocità, dall’altra ? Difficile dirlo.  E le stelle (del turismo) stanno a guardare.

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