Lavoro: a Vibo Valentia i lavoratori autonomi più poveri
Secondo l’elaborazione della Cgia di Mestre le province calabresi si collocano in coda alla classifica. Milano in testa
E’ Vibo Valentia la provincia italiana dove i lavoratori autonomi – secondo i dati della dichiarazione dei redditi del 2016 – guadagnano di meno. Secondo l’elaborazione della Cgia di Mestre, Vibo Valentia occupa l’ultima posizione in classifica con soli 15.479 euro. La ricerca riguarda i redditi medi dei lavoratori autonomi riferiti alla dichiarazione dei redditi 2016 (anno di imposta 2015).
Il dato medio nazionale, invece, è pari a 26.248 euro l’anno, ma con gradi differenze: i più ricchi esercitano l’attività a Milano, dove si superano i 38mila euro, due volte e mezzo più di quanto dichiarano i colleghi di Vibo Valentia.
Alle spalle dei professionisti di Milano si collocano le partite Iva di Bolzano (con un reddito medio di 35.294 euro), poi Lecco (con 33.897 euro), Bologna (con 33.584), Como (con 32.298 euro) e Monza (32.022 euro). Se, ad eccezione di Bolzano e Bologna, le primissime posizioni sono occupate dai lavoratori autonomi lombardi, le posizioni di coda, invece, sono ad appannaggio dei calabresi. Al terzultimo posto, infatti, ci sono quelli di Cosenza (con 16.318 euro), al penultimo quelli di Crotone (15.645) e, infine, quelli di Vibo Valentia (15.479 euro). Secondo la ricostruzione dell’associazione veneta, riesce a guadagnare di più chi si trova sull’asse Milano-Trieste (con forti specializzazioni nella minuteria meccanica, nella produzione di macchinari, nell’agricoltura di qualità, nella moda e nell’arredo-casa) e lungo la via Emilia (con il settore metalmeccanico).
Rispetto al 2013, anno di picco negativo del Pil registrato dopo la crisi del 2008-2009, il reddito medio a livello nazionale è aumentato di 2.600 euro, con punte massime di 3.577 euro a Milano, di 3.376 euro a Bolzano e di 3.263 euro a Modena.
- Tags
- lavoro