martedì,Novembre 26 2024

Il coronavirus spegne anche le luminarie, saltano tutte le feste patronali – Video

Se la fase due potrebbe rappresentare una ripartenza per molte attività economiche, per altre non esiste affatto. Lo sfogo di un imprenditore vibonese che teme per il futuro della sua azienda

Il coronavirus spegne anche le luminarie, saltano tutte le feste patronali – Video

Niente festa in onore di San Giorgio e niente luminarie. Quella di Cancello di Serrastretta nel Catanzarese, era l’appuntamento che apriva la stagione lavorativa. Si iniziava il 23 aprile per terminare il 6 novembre con la festa di San Leonardo, nel Vibonese. Le luminarie, protagoniste delle feste patronali, quest’anno resteranno spente.

Francesco Pugliese è il titolare di un’azienda che le produce e le installa. La fabbrica si trova a Cessaniti: è qui che ha sede la storica azienda.

Anche Francesco ha dovuto chiudere, mandare in cassa integrazione i dipendenti e parcheggiare i mezzi in sede. Annullate tutte le feste estive in calendario: «Ogni anno facevamo cinquanta feste solo nel periodo estivo».

Un futuro incerto. Anzi per Francesco Pugliese la cosiddetta fase due neppure esiste: «Non vedo una ripresa immediata nel nostro settore. Tutto ciò che riguarda le feste di piazza saranno penalizzate, dai fuochi d’artificio, alle bancarelle fino agli spettacoli.

Delle feste patronali e delle luminarie, quindi, quest’anno resterà solo un vago ricordo. Bisognerà stringere i denti. «Si, ma fino a quando», si domanda l’imprenditore: «In questa situazione riesco a sopravvivere due, al massimo tre mesi. Ma se non vedo una prospettiva, se non vedo un futuro, che me ne faccio di questa struttura? Alla fine saremo costretti a chiudere per sempre». Rivolge dunque il suo appello al Governo: «Perché devo andare in banca a fare un prestito per sopravvivere se io devo incassare soldi dagli enti pubblici per lavori già eseguiti? Perché lo Stato non interviene per sbloccare le risorse che ci spettano?»

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