Architettura, il sorianese Francesco Schiavello sbarca in Brasile con un avveniristico auditorium
Il professionista vibonese firma il progetto del nuovo centro polifunzionale “Portonave auditorium” a Navegantes ed invita gli amministratori calabresi a credere nella “rivitalizzazione” delle loro città
È stato presentato ufficialmente il 27 marzo 2017 nella città di Navegantes (Brasile) il nuovo centro polifunzionale “Portonave Auditorium”, edificio di circa 6000 mq progettato dall’architetto di Soriano Calabro Francesco Schiavello e dai partner brasiliani “Canhadas Bottarelli Arquitetura”.
Il professionista sorianese, dopo la realizzazione del Museo del Terremoto e del Museo della Ceramica di Soriano e la presentazione dei suoi Gioielli a Milano, sbarca dunque in Brasile con questa sua nuova architettura a servizio del porto commerciale della città.
«Il nuovo progetto – dichiara l’interessato – vuole essere prima di tutto razionale e funzionale nella sua articolazione e distribuzione, ma anche visibile ed espressivo. L’idea è stata quella di dare un segno forte, semplice ed innovativo. Il progetto è stato immaginato privilegiando gli ambienti di lavoro, gli elementi di connessione e di accesso rispetto all’area portuale e alla viabilità, così come la sua visibilità e riconoscibilità ad una scala urbana: l’edificio, l’area verde, la piazza soprelevata diventano un tramite di ideale congiunzione con il porto e la città, e nello stesso tempo una vera e propria “Porta di accesso al Porto”.
L’edificio – ancora – ha la forma di una C allungata molto semplice ed il disegno delle bucature delle facciate riprende la ″textura/membrana” di un pesce tropicale brasiliano, così da avere una legame concettuale tra il mare e la terra. Dal punto di vista distributivo e funzionale, al piano terra dell’edificio sono posizionati gli spazi di lavoro, invece nella parte alta quelli più rappresentativi e di relax».
I gioielli artigianali di Francesco Schiavello in mostra a Milano
Si evidenzia poi la presenza di «elementi di connessione – rampe, scale e corridoi – che collegano le diverse aree funzionali dell’edificio, pensati per avere un aspetto oltre che funzionale anche espressivo e rappresentativo».
L’edificio Portonave, sviluppato su due livelli, accoglie al piano superiore un auditorium assieme ad una grande piazza, puntualmente coperta, e riprende per alcuni aspetti il contesto ed è punteggiato da improvvisi e giganteschi vuoti e tagli, condensatori di luce naturale. Al piano inferiore, altrettante strombature illuminano lo spazio sottostante, dove si trovano la hall dell’auditorium , la mensa, una piccola biblioteca, una sala riunioni e relax e gli spogliatoi. La massa dell’edificio, retta da pilastri, raccoglie lo spazio urbano e si va ad inserire nel contesto. L’edificio ha tre ingressi, quello centrale e laterale aperti verso il porto e l’edificio amministrativo, invece il terzo ingresso ha l’aspetto apparentemente più rappresentativo, visto che si trova all’entrata del porto e nasconde al suo interno una hall con le scale e gli ascensori che portano gli ospiti nell’auditorium.
L’architetto commenta ancora: «sono molto contento di questa mia prima grande opera all’estero frutto di un lavoro iniziato ormai qualche anno fa, all’estero apprezzano molto l’architettura italiana ed investono sulle riqualificazioni , gli amministratori calabresi dovrebbero capire che rivitalizzare significa far rinascere una città, cosa che ad oggi gli amministratori dei comuni di Soverato e Tropea non hanno ancora capito. Spero che le mie proposte ormai fatte qualche anno fa per questi comuni siano prese in considerazione per rilanciare il turismo Calabrese, fonte di ricchezza per il nostro futuro».