venerdì,Novembre 22 2024

Briatico, protestano gli addetti alla raccolta rifiuti: occupata la sala consiliare del Comune

L’amministrazione comunale avrebbe accreditato all’azienda Muraca una somma pari a 34mila euro ma la ditta non ha ancora provveduto al pagamento di tre stipendi arretrati  

Briatico, protestano gli addetti alla raccolta rifiuti: occupata la sala consiliare del Comune

Si è fatta ancor più accesa la protesta degli operatori ecologici a Briatico. Nel pomeriggio di oggi gli operai hanno occupato la sala consiliare del Comune come forma di protesta per i continui ritardi nei pagamenti.

I 10 lavoratori addetti alla raccolta dei rifiuti lamentano la mancata percezione delle spettanze da tre mesi. «Al momento – spiegano – non abbiamo ricevuto rassicurazioni certe in merito al pagamento dei salari da parte dell’azienda». 

Quello che è stato comunicato loro è che «il Comune ha provveduto ad inoltrare una cifra pari a 34mila euro a fronte delle sette mensilità (per il sindaco sarebbero 4 e non 7) che deve alla ditta Muraca Srl». 

Nei giorni scorsi, i lavoratori, attraverso il segretario provinciale dello Slai Cobas Nazzareno Piperno, avevano chiesto l’intervento delle istituzioni, sollecitando un tavolo tecnico alla presenza del nuovo prefetto di Vibo Guido Longo. Nel comune costiero vibonese l’attività di raccolta rifiuti procede lentamente con la ditta costretta ad inviare mezzi e altro personale nelle aree più degradate.

Nel tardo pomeriggio si è quindi tenuto un confronto tra il sindaco Andrea Niglia, Nazzareno Piperno, rappresentante provinciale Slai Cobas e i lavoratori. E’ stato lo stesso primo cittadino a chiedere la convocazione per il 10 marzo, alle 9.30, al Comune, di un ulteriore incontro con i delegati della ditta e con il sindacato Piperno. Quindi le rassicurazioni giunte all’indirizzo dei lavoratori: «Massima apertura e disponibilità – hanno riferito i dipendenti – per risolvere la questione pagamenti». Questi gli impegni: «Entro il 10 marzo la ditta riceverà il secondo accredito, il terzo a partire dal 15 marzo».

 

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