Lavoro, al via il bando per gli ex percettori di mobilità in deroga
Aziende private e studi professionali potranno avviare tirocini formativi a carico della Regione. Per il sindacato di categoria Uil-Temp si tratta di «Un’opportunità da non perdere»
Dal prossimo martedì 28 febbraio, a partire dalle ore 10, le imprese e altre tipologie di datori di lavoro potranno partecipare alla manifestazione d’interesse al fine di attivare i tirocini formativi per i lavoratori provenienti dal bacino degli ex percettori di mobilità in deroga, ormai rimasti senza alcuna fonte di reddito.
A riferirlo è il sindacato di categoria Uil-Temp che, attraverso il segretario interprovinciale di Catanzaro e Vibo Valentia, Luca Muzzopappa, chiarisce che «assieme al bando per l’utilizzo di questa tipologia di lavoratori nei Comuni o negli Enti pubblici, l’assessorato regionale al Lavoro ha pubblicato un bando per raccogliere le adesioni nel settore privato di imprese, aziende e studi professionali che intendono ospitare tali lavoratori cui sarà assicurata, a totale carico della Regione, un’indennità di partecipazione di 800 euro per i 6 mesi di tirocinio con inquadramento part-time».
Anche questo bando, quindi, fa sapere la Uil-Temp «va nella direzione di riattivare o aggiornare le competenze e le professionalità dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro, attraverso azioni di politica attiva, con l’intento di avvicinarli nuovamente al mondo del lavoro. I tirocini formativi così formulati, specialmente quelli che si svolgeranno nel settore privato, non sono sicuramente la soluzione alla grave carenza di lavoro nella nostra regione, ma sono un tassello importante se sfruttati per quello che sono».
L’auspicio, formulato da Muzzupappa, è quello che «sostenendo l’incontro tra chi offre lavoro e chi lo cerca, si possa favorire una successiva assunzione e quindi la creazione di posti di lavoro reali. E’ una opportunità, dunque, che non va sprecata, e pertanto invitiamo le aziende ed i professionisti ad aderire alla manifestazione di interesse pubblicata sul sito istituzionale della Regione Calabria attraverso la modulistica predisposta pronta per essere scaricata. Da questa esperienza, se positiva, si potrebbe partire perché, finita la stagione degli ammortizzatori sociali passivi, si passi gradualmente a politiche di ricollocazione di stampo europeo per quei calabresi che ad ogni occasione reclamano non l’assistenzialismo, ma la dignità del lavoro».