sabato,Maggio 31 2025

La Muraca srl replica allo Slai Cobas: «Proteste infondate, nessun nuovo Ccnl entrato in vigore»

L'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti in molti comuni vibonesi: «Il sindacato oggi finalmente ha ammesso quanto noi abbiamo sostenuto più volte»

La Muraca srl replica allo Slai Cobas: «Proteste infondate, nessun nuovo Ccnl entrato in vigore»

In merito all’articolo del Vibonese “Stipendi in ritardo, Slai Cobas annuncia lo sciopero degli operai della Muraca in servizio a Mileto“, l’azienda Muraca srl replica quanto segue:
«Nella suddetta pubblicazione, il sindacato Slai Cobas di Vibo Valentia, nella persona del suo coordinatore provinciale Nazzareno Piperno, rendeva noto che la Muraca Srl ogni mese era inadempiente rispetto a quanto previsto dall’art 29 del nuovo CCNL.

Sosteneva, infatti, che dallo scorso 1 gennaio 2025 (prima dichiarazione risultata falsa) sarebbe entrato  in vigore il nuovo CCNL che modificava i termini di pagamento delle retribuzioni stabilendo una data compresa tra il 27 e il 30 del mese di riferimento (seconda dichiarazione falsa). Dopo le numerose corrispondenze intercorse tra l’azienda e il sindacato, interessando per competenza le  varie prefetture di Vibo Valentia e Reggio Calabria, in cui accusava l’azienda “di continui e gravi ritardi in numerosi dei cantieri dalla stessa gestiti” parlando altresì di “ritardo sistematico che si verifica ad ogni scadenza del mese”, proclamava puntualmente stati di agitazione e indiceva scioperi e presidi dei  lavoratori, in forza del nuovo, a suo dire CCNL. 

L’azienda replicava alle infondate pretese di parte sindacale, affermando che nessun nuovo CCNL è entrato in vigore e nessuna modifica dei termini è intervenuta.
Solo oggi, finalmente lo Slai Cobas, con nota del 09/04/2025, ha ammesso finalmente che quanto più volte sostenuto dalla scrivente azienda risulta vero, avendo dato la corretta lettura al CCNL di categoria. Ci si chiede se sia possibile che un sindacato possa diffondere notizie false, creando non pochi disagi all’organizzazione aziendale e ledendo l’immagine di un’azienda che ha deciso di investire tra le mille difficoltà di questo territorio».

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