giovedì,Aprile 17 2025

A Vibo la voce dei metalmeccanici, il segretario nazionale della Fiom De Palma: «A creare vera ricchezza sono aziende come il Nuovo Pignone» – VIDEO

Dallo stabilimento Baker Hughes di Porto Salvo il numero uno del sindacato rilancia la mobilitazione sul rinnovo del contratto: salari più alti, sicurezza, stabilizzazione e investimenti industriali per il futuro del Mezzogiorno

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La mobilitazione dei metalmeccanici non si ferma. Fim, Fiom e Uilm hanno indetto una nuova giornata di sciopero generale di almeno otto ore nel mese di aprile, con manifestazioni a livello regionale e provinciale. L’obiettivo è chiaro: riaprire la trattativa con Federmeccanica e Assistal per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A sostegno della vertenza restano in vigore anche il blocco degli straordinari e della flessibilità nei luoghi di lavoro.

A ribadire l’importanza della mobilitazione è Michele De Palma, segretario generale della Fiom-Cgil, che ha partecipato a un’assemblea con i lavoratori della Baker Hughes a Vibo Valentia. «Questo è uno stabilimento importantissimo per il territorio. Noi stiamo scioperando innanzitutto per avere un futuro per l’industria, in particolare nel Mezzogiorno – ha spiegato De Palma -. Noi abbiamo bisogno, in questo periodo di dazi, in questo periodo di guerra e di inflazione, di investire nell’industria perché dà diritti ai lavoratori che ci lavorano dentro. È per questo che vogliamo rinnovare il contratto nazionale di lavoro».

Contro la precarietà

Il rinnovo contrattuale, per il segretario generale della Fiom, è anche un argine contro la precarietà: «Vogliamo rinnovare il contratto per dare stabilità ai rapporti di lavoro. Basta con la precarietà e vogliamo dare certezza alla condizione di lavoro per chi, per esempio, è a rischio sul proprio posto di lavoro perché è in un appalto o in subappalto» ha detto, rimarcando la grande partecipazione all’assemblea a Vibo Valentia: «Eravamo oggi in assemblea qui a Vibo con una grande partecipazione dei lavoratori perché purtroppo siamo costretti ancora a scioperare. Vogliamo aumentare i salari e aumentare il potere d’acquisto dei lavoratori per poter poi dare stabilità, serenità alla vita delle persone».

Federmeccanica e Assistal? «Irresponsabili»

Sulle controparti, De Palma è stato netto: «Io penso che Federmeccanica e Assistal siano irresponsabili perché se venissero qui a discutere con i lavoratori della Baker Hughes si renderebbero conto che le persone vogliono rinnovare il contratto». Una situazione, quella attuale, con il blocco della trattativa, che secondo il segretario Fiom nuoce non soltanto ai lavoratori: «L’incertezza del rinnovo del contratto fa male ai lavoratori ma fa male anche all’intero sistema dell’impresa. Io penso che invece bisogna rinnovare il contratto esattamente per dare stabilità all’impresa e ai lavoratori».

Industria e Sud: «Serve creare valore»

Il segretario generale Fiom ha poi affrontato il tema dello sviluppo del Mezzogiorno, denunciando l’assenza di una visione industriale: «Penso che le istituzioni a tutti i livelli, da quella nazionale a quella regionale a quelle locali, debbano capire che il futuro del Mezzogiorno non è semplicemente nel terziario, non è semplicemente nel turismo, non è nei servizi. Il futuro del Mezzogiorno si ha se creiamo valore. Creare valore vuol dire investire nell’industria. Investire nell’industria vuol dire avere aziende come questa (Baker Hughes ndr) in cui i giovani possano davvero costruire un futuro».

Le richieste dei metalmeccanici

De Palma ha poi ribadito i punti fondamentali della piattaforma sindacale: «Noi abbiamo avanzato una proposta in cui chiediamo un aumento del salario di 280 euro sui minimi contrattuali. Chiediamo allo stesso tempo al governo di detassare gli aumenti del contratto nazionale e chiediamo anche di dare stabilità perché dopo mesi, 12 mesi, 24 mesi, finalmente le persone possano avere un rapporto stabile di lavoro ed essere trasformati con un contratto a tempo indeterminato», ha spiegato il sindacalista. «Vogliamo per esempio che per dare più lavoro ci siano sperimentazioni delle riduzioni dell’orario di lavoro e il governo potrebbe intervenire per detassare queste sperimentazioni che possiamo fare insieme al sistema delle imprese e quindi aumentare la base occupazionale, in particolare nel Mezzogiorno».

E in conclusione: «Vogliamo dare certezza a quelle lavoratrici e collaboratori che lavorano negli appalti e nei subappalti. Dare certezza vuol dire applicare i contratti nazionali, applicare le leggi e vuol dire anche dare salute e sicurezza. Perché uno dei problemi, delle piaghe del nostro Paese sono i morti sul lavoro, sono le malattie professionali. Ecco perché noi vogliamo rinnovare il contratto, per dare dignità al lavoro di chi lavora dentro le aziende metalmeccaniche».

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