Stipendi in ritardo, Slai Cobas annuncia lo sciopero degli operai della Muraca in servizio a Mileto
Braccia incrociate nella cittadina normanna il prossimo 8 aprile. Lettera del sindacato ad azienda, Comune e Prefettura di Vibo: «Decisione inevitabile»

Continua il “calvario” degli operai della “Muraca Srl”, ditta titolare del servizio di raccolta della spazzatura in diversi Comuni del Vibonese e in altre province della Calabria. Alla base della problematica, che si prolunga da tempo, la mancata corresponsione nei tempi dovuti degli stipendi mensili. Al riguardo, oggi arriva la lettera con cui lo Slai Cobas comunica all’azienda di Lamezia Terme, alla Prefettura di Vibo Valentia e al Comune di Mileto la proclamazione per il prossimo 8 aprile di una giornata di sciopero dei lavoratori che operano su questo territorio, «con riferimento al pregresso stato di agitazione proclamato lo scorso 17 marzo, avente ad oggetto il mancato pagamento della retribuzione del mese di febbraio 2025».
«Si tratta – sottolinea il sindacato provinciale coordinato da Nazzareno Piperno – di una decisione inevitabile alla luce dei sistematici ritardi che da sempre la società datrice di lavoro accumula nel pagamento delle retribuzioni ai lavoratori. Oltre al sistematico ritardo che rende impossibile per i lavoratori sapere quando potranno finalmente ricevere quanto faticosamente guadagnato, l’azienda si rende inoltre assolutamente inadempiente al suo preciso obbligo statuito dal nuovo Contratto collettivo nazionale di lavoro entrato in vigore lo scorso 1 gennaio 2025. L’articolo 29 Ccnl Utilitalia, che ha unificato tutte le diverse normative contrattual-collettive in un unico testo appunto – prosegue -, espressamente prevede l’obbligo di pagamento delle retribuzioni in una data variabile a scelta dell’azienda, dal 27 sino alla fine del mese di riferimento e, quindi, ben prima della scadenza prevista dalla normativa contrattuale precedentemente in vigore. Nonostante l’espressa richiesta avanzata da parte sindacale, l’azienda ad oggi non ho comunicato alcunché in merito alle sue determinazioni, restando quindi ferma, come data di pagamento, quella del 27 del mese di riferimento, limitandosi a proporre una lettura del nuovo disposto contrattuale del tutto scollegata dal dato testuale della norma, per come precisato nella nota sindacale di riscontro a quanto fatto presente da parte datoriale».
La missiva dello Slai Cobas provinciale si conclude evidenziando che si tratta di un’ulteriore dimostrazione dell’inadempimento aziendale «che, in totale spregio delle normative, non paga se non con ritardi abissali e non comunica nulla su quelli che sono suoi precisi obblighi normativi». Da qui la necessità dell’indizione dello sciopero «per tentare di attirare l’attenzione sulle problematiche dei lavoratori che parte aziendale dimostra chiaramente di non tenere in nessun conto».
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