Briatico, Federconsumatori: «La crisi dei Comuni pesa sui cittadini»
Il pagamento della Tari sta diventando un vero e proprio caso nel centro costiero dove diversi residenti hanno presentato istanze di revisione
Il pagamento della Tari sta diventando un vero e proprio caso a Briatico. Molti cittadini, infatti, hanno chiesto verifiche in merito all’applicazione del tributo in quanto la tassa verrebbe «calcolata senza seguire i parametri di leggi». È l’allarme lanciato da Federconsumi, tramite le parole del portavoce Fabio Brandi, referente territoriale del sodalizio. In base a quanto riportato infatti, l’ente avrebbe calcolato due volte la cosiddetta parte “variabile” del tributo: prima per l’immobile principale, come le norme prescrivono, poi anche per le “pertinenze” che invece sono esentate da questa parte del tributo. Nonostante le proteste formali dei residenti, con tanto di istanze di revisione per il calcolo, l’amministrazione comunale retta dai commissari non ha replicato: «Si tratta di un atteggiamento di chiusura grave, sia perché l’ente pubblico ha un dovere statutario di ascolto e di dialogo con i propri amministrati, sia perché ci si trova in un caso di violazione di legge che quasi certamente può avere come seguito ricorsi in serie cospicua alla commissione tributaria, con aggravio dei costi afferenti le spese legali da rifondere ai cittadini oltre che quelle relative agli incarichi legali a difesa di una posizione evidentemente indifendibile in punto di fatto e di diritto».
Altre discrepanze, secondo Federconsumatori emergerebbero anche per l’applicazione del tributo alle attività “non residenziali” per le quali la tariffa, sia per la parte fissa che per quella variabile, si applica avendo come base di riferimento solo i metri quadrati; una previsione normativa, anche questa, «disapplicata dall’amministrazione comunale – spiega Brandi – la quale sul tema specifico dei metri quadrati ha anche “dimenticato” che per gli immobili residenziali questo parametro si applica solo alla parte fissa della tariffa poiché per la parte variabile il calcolo si determina sulla base del numero degli occupanti. Quindi, se errare può essere un difetto umanamente accettabile, perseverare è certamente diabolico, cioè non è più accettabile poiché ingiustificabile». Per l’associazione, il Comune di Briatico avrebbe «le norme della vecchia Tarsu con le norme della nuova Tari: se questo è avvenuto, è intollerabile che non si faccia ammenda rettificando le cartelle di pagamento emesse a danno di cittadini ma anche di imprese verso le quali si è inteso applicare una tariffa più alta attribuendo categorie d’appartenenza errate, con qualche disparità che emergerebbe, invece, a favore di villaggi turistici. Infine, nessuna riduzione, sempre prevista per legge, sarebbe stata applicata per le case sfitte o inutilizzate per pochi giorni all’anno: si tratta di una riduzione consistente, pari al 30%, che è ampiamente giustificata dalla ridotta potenzialità, per queste abitazioni, a produrre rifiuti da smaltire».
I cittadini, in conclusione, procederanno con l’iter giuridico: «Le amministrazioni comunali potrebbero essere sanzionate in quanto responsabili di un danno economico all’ente, danno che si potrebbe evitare semplicemente leggendo le istante presentate nonché le norme di legge assai chiare e facilmente applicabili con imparzialità e correttezza. E’ quanto ci si attenderebbe da un ente pubblico», conclude Fabio Brandi.