mercoledì,Marzo 5 2025

Dall’Europa 1,5 miliardi di euro in 25 anni per il Vibonese: ma solo un terzo è stato speso

Strade, grandi opere, ospedali: montagne di risorse inviate dall’Unione Europea alla provincia più povera d’Italia ma spesso rimaste nel cassetto. Viaggio nelle tante occasioni perse per questo territorio

Dall’Europa 1,5 miliardi di euro in 25 anni per il Vibonese: ma solo un terzo è stato speso

Quante cose si possono fare, in 25 anni, con un miliardo e mezzo di euro: tante, tantissime, si può pensare di cambiare per sempre il volto di una provincia. Eppure, quella che stiamo per raccontarvi non è la storia di una rinascita, di come l’Europa abbia cambiato il volto di un territorio: è invece la storia delle tante occasioni perse, di come ancora una volta opere pubbliche fondamentali per un’intera provincia siano ancora ferme al palo.

I dati sono disponibili per tutti sul portale Opencoesione, che da anni monitora finanziamenti, progetti e programmi operativi realizzati con le risorse della coesione territoriale europea: i dati, cristallizzati al 31/12/2024, sono impietosi. Dal 2000 ad oggi alla provincia di Vibo sono stati destinati, di sole risorse comunitarie di coesione, 1,4 miliardi di euro: di questi, sono stati effettuati pagamenti per 579 milioni. Mancano all’appello, quindi, più di 800 milioni di opere che non si sono concluse, non si sono realizzate o che sono state totalmente cancellate. Uno spreco enorme, se si pensa alla “fame” di finanziamenti che ha questo territorio ed a tutte le sue necessità. Già, perché in questi anni abbiamo spesso letto comunicati, note, prese di posizione entusiaste sui milioni per questa e quell’opera, ma mai si è poi andato a verificare gli enormi ritardi (e in alcuni casi, la cancellazione o l’abbandono) di questi progetti.

Statale 18, depurazione e zone industriali: progetti ancora incompiuti

Andando a spulciare le fonti di finanziamento e lo stato di avanzamento, si scopre che infrastrutture fondamentali per il territorio non sono mai state completate: è il caso, ad esempio, del I lotto della statale 18, nel tratto tra Tropea e Rosarno. Un progetto da 25 milioni di euro che ancora è lontano dal suo completamento, per il quale sono stati spesi solo 15 milioni di euro e che si sarebbe dovuto completare nel 2006. Stessa cosa per l’impianto di depurazione della zona industriale di Vibo Valentia, zona aeroporto: un progetto pubblico da 1,5 milioni, per il quale è stato speso meno della metà e che non è stato ancora completato. Allarme rosso anche per il recupero dell’ex convento di San Giuseppe di Vibo Valentia, per il quale vi era un finanziamento da 3 milioni di euro e per il quale la rendicontazione (e le relative opere) sono ancora in alto mare: solo 683 mila euro di pagamenti effettuati per un lavoro che si sarebbe dovuto chiudere a ottobre del 2023 e per il quale il cronoprogramma prevede un desolante “non disponibile” alla voce “fine effettiva dei lavori”.

Semaforo totalmente nero e lavori mai partiti, invece, per il completamento delle infrastrutture di collegamento tra il comparto a e il comparto b della zona industriale aeroporto: il progetto, che pesava per un milione e 300 mila euro di risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, affidato al Consorzio Industriale di Vibo, si sarebbe dovuto concludere nel 2020 ma non è mai stato neanche avviato.

Ritardi sulla programmazione 2007-2013: ben 40 progetti mai partiti, al palo la lotta all’inquinamento

Tantissime le criticità sulla programmazione 2007-2013, che contava circa 560 milioni totali per il territorio e per il quale ne sono stati spesi e monitorati poco più del 50%. Tra tutti i progetti, moltissimi risultano proprio non avviati: tra questi, la sistemazione idrogeologica del Parco delle Serre, il campo polivalente coperto di Filandari intestato a Peppino Impastato con più di mezzo milione messo a disposizione dal Ministero dell’Interno, i cui lavori sarebbero dovuti iniziare nel 2012 e per il quale nemmeno un euro è stato rendicontato, e tantissimi progetti legati alla vita di tutti i giorni, come i progetti per la depurazione di Tropea, Zambrone, Vibo Valentia, Joppolo, Pizzo e Ricadi, gli asili nidi e i micronidi mai partiti in diversi comuni della provincia e diversi progetti di assistenza domiciliare mai avviati.

Vi sono poi i tanti progetti avviati e mai completati, nonostante le tante risorse messe a disposizione. Sono questi i malati più gravi, se così possiamo metterla, come ad esempio la Trasversale delle Serre nel tronco del Mesima il cui progetto, da 44 milioni di euro, si sarebbe dovuto concludere nel 2015 e invece a distanza di dieci anni è stato rendicontato solo il 30% del progetto. Gravissimo inoltre l’immobilismo sui fondi per l’ambiente: parliamo di due progetti di disinquinamento della fascia costiera, nelle aree di Pizzo e di Jonadi, che non sono mai partiti e per i quali sono ancora fermi nei cassetti più di dieci milioni di euro.

Sorte simile per la riqualificazione urbana del Pennello e la sistemazione del waterfront, che facevano parte del PISU Rotta su Vibo. Di rotto, in questo caso, c’è solo il cronoprogramma: su 5,5 milioni sono stati spesi solo 900 mila euro e il progetto è solo al 16% del completamento. Tanti i progetti non partiti, non avviati o al palo: tra eliminazione delle discariche abusive, faraonici piani turistici o attività di riqualificazione spicca il finanziamento sul polo turistico religioso del Santuario di Mileto. Un importante progetto da quasi sei milioni di euro che si sarebbe dovuto consegnare nel settembre del 2015 ma per il quale manca ancora gran parte delle attività.

Ospedali, strade e scuole: più di 300 progetti mai avviati tra il 2014 e il 2020

La criticità più grave, però, è quella relativa alla progettazione 14-20, partita come fiore all’occhiello della politica di coesione calabrese e finita inseguendo rendicontazioni e spese per centrare gli obiettivi. Tantissimi, purtroppo, i progetti mai avviati che sarebbero serviti come aria al territorio: parliamo ad esempio dei 10 milioni di euro del progetto “Ospedale sicuro” a Vibo Valentia, i cui lavori da monitoraggio dovrebbero chiudersi a settembre del 2025 ma per il quale non sono mai partite le rendicontazioni, o addirittura quelli per il nuovo ospedale di Vibo Valentia. Dal portale infatti emerge che nonostante la consegna dei lavori sia prevista per la fine del 2026, alla data del 31 dicembre scorso non è stato rendicontato nemmeno un euro dei 126 milioni previsti.

Nonostante infatti la limitazione temporale, tantissimi progetti sono stati spostati in avanti nel tempo per non perdere le risorse a disposizione: procedure lecite, che però fanno emergere tutti i problemi nella gestione e rendicontazione dei progetti ad evidenza pubblica.  È il caso del lotto unico da Vazzano a Vallelonga della Trasversale delle Serre, per il quale sono previsti più di 260 milioni e per il quale l’avvio dei lavori è stato posticipato a marzo del 2025, pur avendo speso sinora quasi due milioni di euro in attività propedeutiche senza avviare i cantieri.

Le criticità più grosse restano quelle dei servizi ai cittadini: in particolar modo tutte le opere legate ai servizi di depurazione e delle reti fognarie, degli acquedotti e delle opere pubbliche, per le quali spesso nonostante le scadenze ormai abbondantemente superate ci sono soglie di completamento dei lavori ben inferiori al 50%, o come lavori di adeguamento antisismico di scuole e edifici pubblici non ancora mai avviati.

Troppo presto, ancora, per avviare il monitoraggio della programmazione 2021-2027: complice la vicinanza temporale con i lavori del Pnrr, sono pochissime le opere già predisposte o avviate. Tra questi spicca però, ad esempio, l’importante progetto per la messa in sicurezza della rupe e del centro storico di Tropea, interessati nei mesi scorsi da importanti smottamenti. I lavori, per un importo totale che si avvicina ai sei milioni, risultano avviati a giugno del 2023 e dovrebbero concludersi il 27 marzo del 2025, ovvero tra poco più di 20 giorni. Al 31 dicembre del 2024, però, non è stato rendicontato un solo euro: e se il buongiorno si vede dal mattino…

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