Piccione: «La politica voleva mettere le mani sul Consorzio di bonifica» – Video
La lista “Libertà in agricoltura” trionfa alle elezioni ed il presidente si toglie qualche sassolino con i competitor: «Hanno fatto una campagna scellerata. Il loro ricorso? Basato sul nulla»
Per la quinta volta consecutiva Domenico Piccione è stato eletto presidente del Consorzio di bonifica Tirreno Vibonese. Un mandato lungo un impero, ma una sfida, l’ultima, per nulla facile, a dispetto dei numeri. Nel consiglio del Consorzio, infatti, dei 15 eletti ben 11 sono della lista civica “Libertà in agricoltura”, che aveva l’appoggio di Confagricoltura, mentre solo quattro vanno ad “Agricoltura, ambiente, territorio”, sostenuta tra gli altri da Coldiretti, Cia, Copagri e sindacati confederali. Quest’ultima lista è stata indubbiamente penalizzata per via dell’esclusione dei candidati nella terza fascia, quella in cui il voto ponderato ha il peso maggiore. Ma – salvo che il ricorso già presentato dagli sconfitti non sortisca gli effetti da loro sperati – la situazione è ormai cristallizzata. Gli eletti della “lista del presidente” sono: Vincenzo Giuseppe Bartone, Giuseppe Grillo e Antonio Porcelli (sezione 1); Marcello Carchedi, Vincenzo Ruffa e Nicola Fiamingo (sezione 2); ed infine tutti i candidati della sezione 3: Domenico Piccione, Domenico Basile, Pasquale Mercatante, Domenico Sabatino, Maria Danila Tessarolo. L’altra compagine ha mandato in consiglio: Domenico Ferraro e Italo Vincenzo Galati (sezione 1); e Giovanni Serrao e Antonio Monteleone (sezione 2). Le consultazioni elettorali, che si sono svolte domenica, sono servite dunque ad eleggere l’assemblea, che avrà ora il compito di indicare formalmente il presidente. [Prosegue sotto la pubblicità]
E Piccione, dopo 20 anni alla guida dell’ente che si occupa di bonifica e sostegno alle imprese agricole, si avvia verso un altro lustro di governo. Il commento del day-after non è affatto tenero nei confronti dei competitor: «Preliminarmente ringrazio tutti quelli che hanno creduto ancora una volta in me e nei nostri progetti, ma non possono non registrare la lotta che ci è stata fatta in questa tornata, mai vista. Una discesa in campo di organizzazioni agricole quasi tutte contro di me, tutti i sindacati, che hanno fatto una campagna scellerata, porta a porta, anche con arroganza». Una stoccata anche alla politica: «C’è stato il tentativo di prendere in mano questo consorzio da parte dei politici, perché sarebbe un grande serbatoio di voti: 190 operai sono 190 famiglie che votano, molti Comuni vengono beneficiati dai lavori, volevano mettere mano in una gestione del Consorzio più sano della Calabria fino ad oggi». Piccione si mostra sicuro anche sul ricorso: «Un ricorso basato sul nulla, il loro avvocato è stato bravo ad aggirare l’ostacolo ma credo che, quando si entrerà nel merito, c’è poco da dire: hanno tentato anche di interferire sentendo il prefetto nel tentativo di non far votare per le intemperie, ma le intemperie hanno penalizzato noi non loro, probabilmente saremmo stati 13-2. Non abbiamo paura dei ricorsi, teniamo duro. Non abbiamo vinto, abbiamo stravinto, questo è importante».
Positivi i commenti da parte di Confagricoltura alla rielezione di Piccione. «Il risultato ottenuto dalla coalizione “Libertà in agricoltura” è la conferma del buon lavoro fin qui svolto dal presidente Piccione». Così Alberto Statti e Franca Prandi, rispettivamente presidente di Confagricoltura Calabria e Confagricoltura Vibo Valentia, commentano l’esito della consultazione per il rinnovo delle cariche elettive. «Quando si è in presenza di una buona amministrazione e di una sana gestione di una struttura gli effetti positivi non tardano mai a essere recepiti e valorizzati. È il caso del Consorzio di Bonifica Tirreno vibonese che grazie alla sapiente mano del presidente continua a riscuotere successo per la meritoria opera che ha saputo portare avanti. Al presidente Piccione – concludono Statti e Prandi – non possiamo che ribadire appieno il nostro sostegno ben consapevoli di poter contare su un ottimo amministratore».