Pizzo: stipendi arretrati, operatori ecologici in sciopero
Alla base della protesta i ritardi con cui l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti corrisponde i loro salari
Da domani saranno in sciopero. L’azienda per la quale prestano la loro attività lavorativa persiste nel retribuirli in ritardo e nel non fornire agli stessi le attrezzature necessarie per svolgere il loro lavoro in totale sicurezza.
Sono i dipendenti napitini della ditta “Ecoshark”, che si occupa della raccolta dei rifiuti nella cittadina costiera del Vibonese. Incroceranno le braccia rispettando tutte le norme di legge, ossia dopo aver avvisato della loro decisione il Comune e il datore di lavoro tramite una comunicazione regolarmente protocollata ieri mattina.
Nel documento hanno fatto presente come «la società ha sempre provveduto a corrispondere le retribuzioni mensili con notevole ritardo (ancora deve accreditarci lo stipendio di dicembre)» e come malgrado la formale richiesta, non «ci sono stati consegnati gli indumenti invernali di lavoro».
E ancora: «I sistematici ritardi nel pagamento dei salari, rientrando i sottoscrittori del documento, nella fascia a basso reddito, creano notevoli disagi ai lavoratori», impossibilitati non solo a far fronte agli impegni finanziari assunti ma anche a soddisfare i bisogni primari delle loro famigli». Da qui la decisione di astenersi dal lavoro.