Baker Huges saluta Corigliano-Rossano, Console: «Vibo faccia di tutto per non perdere l’investimento»
Il consigliere comunale sollecita l’amministrazione Romeo affinché si instauri un dialogo con il colosso statunitense: «Il nostro territorio affamato di posti di lavoro». Giovanni Carè: «I giovani hanno diritto ad un futuro nella propria terra»
La decisione di Baker Huges di rinunciare all’investimento nell’area portuale di Corigliano-Rossano agita la politica calabrese. A prendere la parola anche il consigliere comunale di Vibo Valentia, Domenico Console: «Bruttissima e preoccupante è la notizia di queste ore della rinuncia allo sviluppo del piano industriale della Baker Hughes che ha ritirato il progetto d’investimento di 60 milioni di euro, con un incremento occupazionale di circa 200 unità, nell’area portuale di Corigliano. La società – aggiunge – motiva con una nota questa decisione con il venir meno “delle condizioni”, non già con il venir meno delle esigenze di produzione o per effetto di una riduzione delle commesse. Ed è proprio dalle motivazioni che nasce la preoccupazione che questa decisione si possa riverberare negativamente sul sito produttivo già presente nella zona industriale di Porto Salvo, paventando un possibile rischioso ridimensionamento dello stesso».
Il consigliere comunale aggiunge: «A questo punto tutti gli attori istituzionali coinvolti, in primis il sindaco, si adoperino e facciano di tutto per scongiurare ogni possibile effetto negativo sul nostro territorio “affamato” di posti di lavoro e conseguentemente si lavori alacremente per individuare se ed a quali condizioni si possa indurre la Società a rivedere la propria posizione per la realizzazione di questo nuovo insediamento direttamente in prossimità del porto di Vibo Marina; logisticamente il più adatto».
Per Console «ci sono tutte le condizioni per tentare di raccordare la società privata, il Comune di Vibo, l’Autorità di sistema portuale il Ministero, magari in sede di Conferenza dei servizi per verificare la reale volontà di tutti di convergere fattivamente verso lo sviluppo reale del nostro territorio. Le risorse oggi disponibili, tra disponibilità economiche del privato unitamente a quelle dei finanziamenti pubblici oggi esistenti e non da ultimo la capacità di spesa per investimenti strutturali dell’Autorità di Sistema portuale, potrebbero rendere l’obiettivo facilmente realizzabile anche in tempi significativamente brevi».
Sul caso Baker Huges, si è espresso anche Giovanni Carè, già candidato nella Lista “Insieme al centro”, con Muzzopappa: «Pur non essendo entrato in consiglio comunale ho promesso di battermi per i giovani di questa città affinché tutti possano avere il diritto ad un futuro nella nostra Vibo.
Ad agosto, a seguito di indiscrezioni giornalistiche riguardanti la possibilità che la Baker Hughes fosse pronta a dirottare il proprio investimento, da Corigliano-Rossano a Monfalcone in Friuli-Venezia Giulia, per contrarietà nei confronti del progetto da parte dell’amministrazione targata Flavio Stasi, avevo, attraverso una nota stampa, invitato l’amministrazione di Vibo Valentia a tentare di recuperare l’investimento, perso dalla precedente amministrazione, nella sua sede originaria a Porto Salvo, frazione della nostra città, ove vi è già il principale insediamento calabrese dell’azienda».
Nelle scorse ore, il sindaco Romeo ha assicurato «massima disponibilità da parte del Comune di Vibo verso l’azienda». L’auspicio è che «l’amministrazione, con un atto di coraggio concreto, sia pronta a distinguersi dai compagni di partito di Corigliano-Rossano e che si dia seguito alla disponibilità annunciata al fine di cercare subito dei contatti con l’azienda, recuperando così un importantissimo investimento, ben 60 milioni di euro e 200 posti di lavoro, che potrebbe sicuramente far sviluppare le nostre frazioni marine».