Rifiuti, la Dusty bacchetta lo Slai Cobas: «Dal sindacato richieste provocatorie e inaccettabili»
Dura replica della nuova azienda addetta alla raccolta rifiuti all'organizzazione sindacale: «Assumere il 30 per cento di operai in più del previsto comporterebbe un aggravio di costi a carico dei cittadini. Molti lavoratori poi - ha aggiunto l’amministratore - hanno già sottoscritto autonomamente il contratto»
«Riteniamo utile informare l’opinione pubblica che Dusty, lo scorso settembre 2016, in sede di predisposizione della gara d’appalto, per i Servizi di igiene urbana sul territorio comunale di Vibo Valentia, ha valutato attentamente l’elenco del personale fornito dalla società Ased Srl, attuale gestore del servizio e che lo scorso dicembre, a seguito di aggiudicazione definitiva, ha coerentemente e correttamente sottoposto al personale impiegato ben due proposte di passaggio».
È quanto dichiara in una nota Rossella Pezzino de Geronimo, amministratore unico dell’azienda Dusty, ditta che prenderà presto servizio a Vibo Valentia nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani. La nota segue le preoccupazioni esposte dallo Slai Cobas in ordine al mantenimento dei livelli occupazionali.
L’amministratore della subentrante società chiarisce poi nel dettaglio le due proposte presentate ai lavoratori: «la prima prevedeva l’impiego dei 69 lavoratori indicati nell’elenco suddetto, mantenendo lo stesso orario lavorativo di 5 ore e 15 minuti per unità (a fronte di un orario full time che prevede 6 ore giornaliere); la seconda proposta prevedeva l’assunzione solo dei dipendenti aventi diritto al passaggio, a norma di legge e del Ccnl, e precisamente di 60 operai di cui la maggiore parte con orario full time e pochi part time».
Il sindacato Slai Cobas, afferma l’azienda, «ha respinto entrambe le proposte chiedendo alla scrivente società l’assunzione dei 69 lavoratori (compresi quelli non aventi diritto malgrado le norme di legge vigenti) oltre a n. 15 dipendenti facenti parte di un elenco del 2014 e inspiegabilmente mai assunti, in questi due anni, dalla Ased Srl. La società rileva che l’assunzione di operai in aggiunta a quelli previsti nel Capitolato d’appalto (30% in più del previsto) rappresenterebbe un’eccedenza di costo per il Comune con conseguente aggravio di costi del servizio e quindi delle bollette a carico dei cittadini nella misura del 30 per cento».
Per la Dusty, dunque, «la soluzione proposta dal sindacato non è ammissibile ma rappresenta bensì una provocazione finalizzata al raggiungimento di obiettivi che non conosciamo né ci competono. Ci chiediamo tuttavia, in modo sereno, il motivo per il quale non è stato chiesto, in costanza di appalto alla Società Ased, di assumere tutti i lavoratori disoccupati da due anni mentre oggi ciò viene ingiunto e quindi preteso da parte di Dusty. Evidenziamo infine che alcuni lavoratori hanno già sottoscritto il contratto ed altri hanno liberamente manifestato la volontà di farlo».
Infine l’auspicio: «Ci auguriamo di riuscire a dare il nostro contributo sul territorio di Vibo Valentia, accrescendo il livello di consapevolezza ambientale, garantendo maggiore efficienza, qualità dei servizi ed economicità, tutte strategie che Dusty porta avanti da anni con passione e professionalità. Gli obiettivi di cui sopra si possono raggiungere solo lavorando in perfetta sinergia tra le parti interessate, ovvero Pubblica amministrazione, azienda, ivi compreso l’organico del personale impiegato, e cittadini, e non in contrapposizione men che meno strumentale».