domenica,Agosto 18 2024

Le candele in cera d’api di Catia, studentessa di Serra che da un progetto scolastico ha creato una start up

Con la sua classe ha conquistato il quarto posto nell'ambito del premio nazionale Imprendi 2024. Un successo accompagnato dall'avvio della produzione artigianale nella sua casa di Fabrizia con l'aiuto di un compagno

Le candele in cera d’api di Catia, studentessa di Serra che da un progetto scolastico ha creato una start up
Catia e le sua candele

Tutto è partito da un progetto scolastico, che ha peraltro vinto un premio a livello nazionale. Quell'”avventura” tra i banchi dell’Istituto di istruzione superiore Einaudi di Serra San Bruno si è poi trasformata per una giovanissima studentessa in un lavoro, con l’avvio di una start up green e al femminile. La protagonista è Catia Cartolano, della classe IV G dell’indirizzo C.a.t.. È stata lei a coordinare il progetto realizzato dalla sua classe e dal titolo “Eco candles – Le candele in cera d’api e cera vegetale”, che ha vinto il quarto posto a livello nazionale del Premio Imprendi 2024 della “Fondazione Imprendi – Scuola di Imprenditorialità”. Le motivazioni indicate dalla commissione valutatrice che hanno contribuito all’assegnazione del premio sono: «La soluzione “one health”, la sostenibilità ambientale, gli obiettivi SDG, l’economia circolare, le partnership attivabili. Il progetto vincitore rispetta questi valori che risultano attualissimi in termini di sostenibilità e di imprenditorialità giovanile innovativa connessa alla “green economy” e all’economia circolare».

Secondo il professore Rosario Previtera, docente e mentore dell’iniziativa «è importante che i giovani si avvicinino concretamente al mondo dell’impresa secondo gli orientamenti dell’economia circolare e degli obiettivi di Agenda 2030. Sono felicissimo, ancora una volta, di poter contribuire alla realizzazione concreta di start-up giovanili sul territorio calabrese. Farlo in ambito scolastico è ancora più entusiasmante poiché ci consente di trasmettere messaggi positivi e concreti da emulare destinati alla futura generazione di manager, imprenditori e professionisti». Catia ha già iniziato a produrre le eco-candele in piccola scala a Fabrizia dove risiede e sta proseguendo questa nuova esperienza anche con l’aiuto di Claudio Tomoiaga, suo compagno di classe che si occuperà della comunicazione e della promozione.

«È successo tutto velocemente, dopo la realizzazione dei primi prototipi per partecipare al progetto Imprendi – racconta Catia –e in men che non si dica, solo con il passaparola, ho iniziato a realizzare le candele bomboniera, le candele segnaposto, quelle per i regali o i gadget, per i battesimi, i matrimoni, gli eventi, per i B&B. Poiché si tratta di lavorazione manuale e domestica, è tutto personalizzabile nelle forme, nei colori con il mix tra cera d’api e cera di soia, nell’aromatizzazione eventuale o nell’abbellimento ulteriore. Per ora è un esercizio che serve a migliorare continuamente il prodotto e le tecniche. Stiamo lavorando per razionalizzare il tutto, compatibilmente con gli impegni scolastici prossimi». Claudio racconta che «l’idea nasce dagli input e dagli stimoli di marketing e di orientamento all’impresa del nostro professore, che ci raccontò l’evoluzione del mercato delle candele nel nord Italia e soprattutto in nord Europa, dove le diffusissime candele in paraffina molto utilizzate, vengono oggi sostituite da candele naturali e non inquinanti, grazie ad una maggiore consapevolezza “green” e alla ricerca del benessere in casa. Con lui abbiamo approntato la ricerca di mercato e l’analisi dei costi fino ad arrivare al business plan e alla presentazione del progetto alla fondazione Imprendi, dopo l’approvazione e la sottoscrizione da parte del preside della scuola. E poi qualche giorno fa ecco arrivare la bella notizia dell’assegnazione del premio che ci ha dato ulteriore slancio e voglia di fare».

Il brand  “Le candele di Catia” diventerà una vera e propria azienda al femminile e green per la realizzazione di candele ecologiche e artigianali ottenute con la cera di api e di soia, nel solco dell’artigianalità, del made in Italy, a tutela della biodiversità e a sostegno della sostenibilità. «Magari anche con l’ausilio dei prossimi bandi di finanziamento come ad esempio quelli del Gal “Terre vibonesi” o della Regione Calabria», sottolinea il professore. Grande soddisfazione per il dirigente scolastico Antonino Ceravolo e tutto il corpo docente i quali, con l’inizio del nuovo anno scolastico, saranno impegnati nell’organizzazione della cerimonia di premiazione che vedrà protagonisti i giovani del team vincitore e gli studenti della scuola, i rappresentanti della fondazione Imprendi e le autorità locali e regionali.

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