Rischio tagli al Corap, cresce la rabbia dei lavoratori – Video
Mentre il commissario ventila licenziamenti i dipendenti prendono posto alle loro scrivanie tra lo sconforto e la delusione verso una politica parolaia
Il commissario minaccia licenziamenti, la politica decide di non decidere e i lavoratori raccontano queste ultime ore di ansia. Nella sede Corap di Vibo Valentia, all’indomani dei tagli al personale ventilati da Fernando Caldiero, la tensione si taglia con il coltello e si rianima la delusione verso la politica, che nei giorni scorsi ha fatto naufragare la discussione in aula sulla ipotizzata liquidazione del Consorzio per l’industrializzazione. I dipendenti Grazia Pungitore e Michele Fabiano sono al loro posto, occupano scrivanie che non sanno fino a quando saranno loro, e descrivono lo stato d’incertezza rispetto ad una “liquidazione al buio” che non lascia dormire sonno tranquilli circa il loro futuro lavorativo e i servizi erogati dall’ente regionale.
«La legge – spiega Pungitore – sembra escludere la possibilità che i dipendenti vadano in mobilità a ricoprire altri ruoli nell’amministrazione regionale, e la politica sembra sorda rispetto al rischio che nella transizione si possano fermare servizi indispensabili come quelli che roghiamo nel settore della depurazione». Le fa eco Fabiano che rispetto ad un quadro in cui si ha di fronte un ente che ha un patrimonio disponibile ingentissimo, a fronte di una situazione debitoria che si aggirerebbe intorno agli 80 milioni di euro, spiega sconfortato: «A giorni, in questa nostra sede, arriveranno colleghi della Regione» per una coabitazione che fa capire come per alcuni versi alla Cittadella tengano al Corap… ma non per dare le risposte che i 104 addetti attendono.
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