Commercio in crisi lungo corso Vittorio Emanuele III, gli esercenti ci riprovano con la “zona 30” – Video
La proposta sarà avanzata nel prossimo tavolo tecnico e intanto un altro venditore annuncia la chiusura: «È impossibile andare avanti»
Commercio a Vibo Valentia in crisi profonda. Sempre più saracinesche abbassate con la scritta affittasi o vendesi, e sempre meno gente lungo corso Vittorio Emanuele III. Poche le attività che ancora resistono. «È un periodo difficile», ammette Antonello Catania, storico commerciante. Ad aggravare la situazione i cantieri di rigenerazione urbana avviati pochi mesi fa in piazza Municipio e piazza Luigi Razza. Lavori che hanno ridotto i parcheggi, desertificando il corso. Nonostante le difficoltà, Antonello non si arrende e anzi propone una via d’uscita: «Come associazione di commercianti abbiamo proposto di autorizzare una “zona 30”, con fioriere laterali. Ovvero la riduzione del limite di velocità a 30 km/h. Questa soluzione potrebbe essere adottata fino a quando non saranno ultimati i lavori. Opere che una volta completate renderanno il corso più bello e attrattivo», dice fiducioso.
Una proposta simile era già stata avanzata. Prevedeva l’apertura del corso al transito delle auto. Soluzione che il comandante della Polizia municipale ha bocciato per motivi di sicurezza. «Già prima dei lavori la situazione non era florida – ammette un altro commerciante – ma adesso è certamente ancora più critica».
C’è invece chi sta per gettare la spugna. È il caso di Giuseppe Loiacono, altro storico titolare di un negozio di abbigliamento che punta il dito contro la concorrenza sleale dell’e-commerce: «Molte attività online non pagano le tasse perché le società sono ubicate nei cosiddetti paradisi fiscali. Il 16 maggio dovrò pagare oltre mille euro di tasse. Lo scorso anno, per la stessa imposta, avevo sborsato 1.073 euro, quest’anno 1128. Le tasse aumentano e gli incassi diminuiscono». Non ce la fa più, Giuseppe, che annuncia, ormai fiaccato: «Ho deciso di chiudere anch’io quest’anno. È impossibile andare avanti. Se la strada che si percorre è sbagliata, è inutile insistere, meglio chiudere». Per fare cosa? «Ancora non ci ho pensato».Appare invece fiducioso il vicepresidente della Camera di Commercio di Vibo Valentia Antonino Cugliari: «Non sono stati i lavori a decretare la crisi, anzi , le opere, una volta completate daranno nuova linfa al commercio». La desertificazione delle attività commerciali colpisce tutto il territorio nazionale.
II tavolo tecnico istituito al Comune è nato con l’obiettivo di rilanciare il settore del commercio. L’idea è quella di affidare ad un team di esperti il compito di raccogliere le istanze dei commercianti, ma anche dare suggerimenti dei brand che potrebbero trainare altre attività commerciali. Partire dal settore gastronomico, per potere attrarre i giovani, ma puntare anche sulle botteghe. L’apertura di attività gastronomiche e artigianali come le antiche botteghe, potrebbe risollevare le sorti di un corso spento. Non lo dice apertamente il vice presidente della Camera di Commercio, ma lascia intendere che già qualche importante brand è interessato ad investire e ad aprire su corso Vittorio Emanuele III.LEGGI ANCHE: Cantieri a Vibo, i commercianti incontrano l’amministrazione
Vibo Valentia, città dei cantieri: il punto sulle opere… Tra mille dubbi