Camera di commercio unica, il Consiglio di Stato sospende l’accorpamento
Accolto il ricorso presentato dagli Enti camerali di Vibo Valentia e Crotone. I giudici amministrativi hanno riconosciuto “il danno ingiusto, concreto e grave” che se sarebbe derivato
Il Consiglio di Stato, a seguito del ricorso proposto dalle Camere di commercio di Crotone e Vibo Valentia, patrocinate dell’avvocato Valerio Zimatore, ha sospeso la procedura di accorpamento delle Camere di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Le due Camere di commercio ricorrenti, in primo momento avevano deliberato la proposta di accorpamento volontario, ma, a seguito dell’insediamento del Commissario ad Acta, Maurizio Ferrara, nominato dal Ministero, avevano deciso di revocare le relative delibere non condividendo i criteri seguiti dal commissario per la costituzione del Consiglio camerale.
Successivamente avevano impugnato dinnanzi al Tar, con richiesta di sospensiva, la determinazione del commissario Ferrara con cui era stato disposto l’avvio delle procedure per la costituzione del Consiglio della nuova Camera di commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Il Tar, ancora, aveva rigettato la richiesta di sospensiva, ma a seguito del ricorso in appello proposto dalle Camere di Commercio di Crotone e Vibo Valentia, il Consiglio di Stato ha sospeso la procedura ritenendo valide e fondate le argomentazioni in ordine al “danno ingiusto, concreto e grave che avrebbero subito le medesime Camere di Commercio qualora si fosse proceduto all’accorpamento con la Camera di Commercio di Catanzaro secondo i criteri fissati dal Commissario ad Acta e senza tener conto dell’avvenuta revoca delle delibere di accorpamento volontario”.