Caffo attende la proroga, in bilico il futuro del marchio Borsci
La concessione è in scadenza ma la curatela non ha ancora deciso. Sindacati in pressing: «Delle due proposte in corsa per l'assegnazione definitiva, solo il gruppo calabrese ci ha garantito che la produzione resterà a Taranto»
Borsci, storico marchio di liquori, le cui origini risalgono al 1840 a S. Marzano di San Giuseppe quando i Borsci si trasferirono dall’Albania nel Tarantino, torna di nuovo in bilico. Il sindacato lavoratori dell’agroalimentare della Uil, la Uila, segnala, infatti, che sta per scadere il 22 ottobre la proroga al gruppo Caffo, che dal 2013 gestisce lo stabilimento per la produzione dell’Elisir di San Marzano e ne ha consentito il ritorno sugli scaffali dopo il fallimento, «e ancora non si hanno notizie sul futuro dell’azienda» che ha sede a Taranto.
«Siamo seriamente preoccupati per il futuro della Borsci a Taranto – commenta Antonio Trenta di Uila Taranto – perché dalla curatela, almeno fino a oggi, non è arrivato alcun segnale rassicurante. Restando così le cose, se il gruppo Caffo non otterrà un’ulteriore proroga o, meglio, l’assegnazione definitiva, dopo la data del 22 ottobre inevitabilmente la produzione del noto elisir sarà interrotta e tutti i dipendenti attualmente in forza saranno mandati a casa».
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Su richiesta dei sindacati, la Provincia di Taranto ha convocato un vertice per lunedì prossimo. Alle istituzioni, i sindacalisti «sollecitano un rapido intervento perché facciano in modo che la Borsci non chiuda per sempre i cancelli a Taranto. Il rischio purtroppo – rileva ancora Trenta – è molto elevato perché delle due proposte che sono tuttora in corsa per l’assegnazione definitiva, solo il gruppo Caffo ci ha garantito, ad oggi, in tutte le occasioni nelle quali ci siamo incontrati, che la produzione, in caso di assegnazione definitiva, resterà a Taranto, prevedendo inoltre un’implementazione e diversificazione delle produzioni con un consequenziale aumento dell’organico».
Il gruppo Caffo ha sede a Limbadi, nel Vibonese, è specializzato nella produzione di liquori, e produce tra gli altri il marchio “Amaro del Capo”.
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