Fondi Ue, la Corte dei Conti: «Regione Calabria in ritardo nella spesa»
Il dato è evidenziato nella relazione del procuratore Romeo Ermenegildo Palma in merito al giudizio di parifica per l’esercizio finanziario 2022
«Al 31 dicembre 2023 sussiste l’elevato rischio del mancato raggiungimento del target di spesa cui la Regione Calabria aveva assunto l’impegno». Lo evidenzia la relazione del procuratore della Corte dei Conti, Romeo Ermenegildo Palma, nella relazione per il giudizio di parifica della Regione Calabria per l’esercizio finanziario 2022. «Peraltro – prosegue la Procura regionale – anche la percentuale di spesa che sarà raggiunta non sarà espressione degli esiti di una gestione in linea con i programmi originariamente sottoscritti nel 2015 e successivamente variati nel 2019, ma della spinta verso misure emergenziali e assistenziali impressa alla spesa regionale a seguito della pandemia da Covid-19 e dell’ulteriore impulso che si è registrato a seguito dei successivi interventi della Commissione europea che hanno modificato in senso meno restrittivo le prescrizioni relative ai parametri di spesa e le disposizioni in ordine alla disciplina dell’utilizzo della spesa per sezioni». Per la Procura della Corte dei Conti «la progressione, certamente ancora insoddisfacente, della spesa regionale fino ai livelli odierni (58,3% al 31 dicembre 2022, 72,8% al 12 ottobre 2023) e comunque i livelli di spesa che saranno certificati a 31 dicembre 2023 non dipendono dal miglioramento della qualità dell’azione di governo e della correlata azione gestionale, ma dal deciso intervento della Commissione che ha cambiato in corso d’opera le regole di spesa e ha consentito, anche se sotto la spinta di eventi eccezionali, profonde deroghe alle regole vigenti, autorizzando nuovi ambiti di spesa non previsti e consentendo lo spostamento di disponibilità non utilizzate tra assi diversi oltre i limiti consentiti». (Agi).
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