Incendi, caldo record e danni alle colture: il Comune di Pizzo chiede lo stato di calamità
Si punta all’ottenimento di interventi immediati a carattere finanziario, indispensabili per il ristoro dei danni subiti
Il Comune di Pizzo ha dichiarato lo stato di emergenza e calamità per l’eccezionale ondata di caldo intenso e anomalo che ha interessato il territorio dal 18 al 25 luglio 2023. L’anticiclone africano ha infatti provocato gravi danni alle attività produttive, alle aziende agricole e zootecniche nonché alle colture. In quel periodo, infatti, si sono registrati valori termici superiori ai 40 gradi con punte di 45 gradi. Il caldo è stato ulteriormente aggravato da numerosi incendi che nelle stesse giornate sono divampati sul territorio. Terreni e attività agricole sono stati duramente colpiti così come le coltivazioni di agrumi, fragole, ortaggi, cipolla, uliveti e vigneti. Da qui l’esigenza, della compagine amministrativa rappresentata dal sindaco Sergio Pititto, di richiedere al presidente della Giunta regionale, Roberto Occhiuto di emettere apposito provvedimento di riconoscimento dello stato di calamità naturale e dello stato di emergenza. Sollecitato l’intervento del consiglio dei ministri affinchè si deliberi lo stato di emergenza. Con l’iter avviato dalla giunta comunale, si punta all’ottenimento di interventi immediati a carattere finanziario, indispensabili per il ristoro dei danni subiti. Simile provvedimento era stato assunto nelle scorse settimane dal Comune di Briatico.
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