Mare a settembre, viaggio lungo le spiagge più belle del Vibonese
La bassa stagione porta con sé arenili sgomberi dalla folla e panorami che ritrovano la loro naturale bellezza dopo gli “eccessi” agostani. E le temperature miti, garantiscono vacanze all’insegna del relax
Il mare è tra i protagonisti assoluti dell’estate vibonese, anche in bassa stagione. Le lunghe coste, da Pizzo, Tropea, Nicotera, Capo Vaticano, ad agosto sono state prese d’assalto da ondate di turisti desiderosi di concedersi qualche giorno di sole e relax. Settembre, con le temperature miti, porta con sé la possibilità di trovare spiagge libere dalla folla che ritrovano la loro naturale bellezza. Nonostante i tanti problemi del territorio, con un servizio di depurazione non sempre all’altezza dei territori, gli scorci panoramici e le spiagge offerte dal litorale e dalla Costa degli dei, sono impareggiabili. Sabbiose, bianche, oppure costellate da scogliere con possibilità di svolgere attività di snorkeling. E poi vi sono siti d’interesse storico a due passi dal mare come la chiesetta di Piedigrotta a Pizzo, il santuario di Santa Maria dell’Isola di Tropea, la torretta di Briatico.
Le spiagge di Tropea
La Madonna dell’Isola è il simbolo di Tropea in Calabria e nel mondo. La spiaggia della Perla del Tirreno si caratterizza per la sabbia bianchissima e il mare dai colori caraibici. La spiaggia del mare piccolo, presenta acqua bassa e trasparente, ha la conformazione di una mezzaluna e viene incastonata a ridosso dell’isola e i suoi scogli. È tra le più frequentate e fotografate e viene considerata tra le spiagge più belle a livello globale. Così come le maggiori località di nicchia, presenta il “limite” dello spazio. Risulta tra le più affollate della Costa vibonese. Più avanti, si trova “la rotonda”, spiaggia che si snoda sotto la rupe di Tropea e viene delimitata dallo scoglio di San Leonardo.
Grotticelle e Riaci
Altra tappa del tour tra le località balneari più belle della provincia, la spiaggia Grotticelle. È lunga circa un chilometro e si trova all’interno di una conca protetta, a nord, dal promontorio di Capo Vaticano e a Sud dalla Spiaggia di Santa Maria. Il mare, cristallino, custodisce una ricchissima fauna subacquea. Un piccolo paradiso per gli appassionati di snorkeling e immersioni. Altra piccola perla lungo il litorale della Costa degli dei, baia di Riaci. È situata a Santa Domenica di Ricadi. Il nome deriverebbe dal greco, e viene tradotto come “torrente impetuoso”. La morfologia della spiaggia è diversificata, alterna sabbia bianca a scogli. I fondali sono azzurri e trasparenti. Dinnanzi alla baia, giace sul fondale, a circa 20 metri, il relitto di una imbarcazione, in dialetto conosciuta come “u vapuri”, affondata nei primi Novecento. È tra le mete predilette dei sub.
Le spiagge di Parghelia
Si chiama “Spiaggia Michelino” e rientra tra le eccellenze del comprensorio vibonese. Viene chiamata così, con ogni probabilità, nel ricordo e come omaggio ad una antica struttura dedicata a San Michele. È il luogo perfetto per chi intende staccare la spina e concedersi qualche ora di relax. La spiaggia è raggiungibile solo a piedi, attraversi una scalinata composta da oltre 200 gradini. Un po’ di fatica, ma la vista sulle isole Eolie e lo Stromboli all’orizzonte, rendono il viaggio piacevole. In alternativa, è raggiungibile via mare. Proprio per la non agevole accessibilità, viene considerata una piccola oasi di pace dove il visitatore ha la possibilità di disconnettersi dal mondo. Il mare è cristallino e i due versanti della caletta, suddivisi dagli scogli della Ringa, presentano una spiaggia dorata.
Il paradiso del sub
Si accede da località stazione e per arrivare bisogna percorrere un tratto a piedi, con una parte caratterizzata da una scalinata. In più bisogna attraversare una porzione di costone roccioso per poi raggiungere in un piccolo angolo dove è ancora la natura a dettare le sue leggi. È il paradiso del sub, la cui suggestiva spiaggia si trova nel territorio di competenza di Zambrone. Il mare ha delle sfumature di blu intenso, azzurro e verde mentre la spiaggia è divisa dalla presenza di scogli. Si trova in una parte sabbia fine, nell’altra a granella.
Briatico, la torretta
È nel cuore della storia della città. È il centro della tradizione marinara del paese. La Torretta e le sue storiche barche rosse e blu sono il simbolo di Briatico nel mondo. I residenti riconoscono nell’antica struttura l’emblema del centro costiero ben oltre i confini provinciali. Per i visitatori, un suggestivo spettacolo che racconta di epoche passante e memoria sempre viva. La piccola spiaggetta che si trova tra la torretta e il porticciolo, così come la limitrofa a ridosso dell’antico mulino, è punto di ritrovo soprattutto per molte famiglie del posto. È il luogo del cuore per intere generazioni di briaticesi.
Spiagge a misura di bimbi: Vibo Marina e Nicotera
Nicotera è tra i centri costieri che vanta le spiagge più spaziose della provincia. Anche quest’anno è bandiera verde, il riconoscimento che premia gli arenili a misura di piccoli ospiti. La bandiera verde rappresenta una “guida” per i genitori, nella scelta delle spiagge che vengono valutate da un gruppo di pediatri. A Vibo Marina, molto frequentata da famiglie con bambini, area lido Proserpina che vanta sabbia fine e mare adatto a bambini.
Joppolo, per intenditori
La spiaggia di Joppolo, tra Nicotera e Capo Vaticano, è uno scrigno di tesori incastonati tra scogliere a strapiombo sul mare. Tra le mete imperdibili, la spiaggia pietrosa di Coccorino. È il luogo ideale per rifugiarsi dalla calca e dalle località turistiche più affollate. Una full immersion nella natura, una esperienza ricercata soprattutto per gli amanti dello snorkeling.
Piedigrotta, mare e arte
A Pizzo, tra i luoghi più suggestivi, troviamo la chiesetta di Piedigrotta. Si tratta di una struttura scavata nell’arenaria che vanta una storia tra leggende e fatti realmente accaduti. Il culto nei riguardi della Madonna di Piedigrotta sarebbe nato come segno di ringraziamento dopo un terribile naufragio provocato da una violenta tempesta. I marinai, temendo per la loro vita, pregarono ardentemente il quadro della Vergine custodito della cabina del capitano. L’imbarcazione si inabissò ma l’equipaggio si salvò. A riva giunse anche il quadro della Madonna e la campana di bordo datata 1632. I marinai scavarono una grotta e li vi collocarono l’effige miracolosa. Tra ‘800 e ‘900, la cappella venne ingrandita grazie all’impegno dell’artista locale Angelo Barone e del figlio Alfonso. Negli anni sessanta, a seguito di un atto vandalico che danneggiò la chiesetta in modo grave, un nipote degli scultori originari si prodigò per riportare il sito all’antico splendore. Nell’area antistante la chiesetta, sorge una piccola spiaggia molto frequentata a livello turistico.
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