martedì,Dicembre 3 2024

Il vibonese Francesco Cavallaro rieletto segretario generale della Cisal

La riconferma è arrivata al termine del decimo congresso del sindacato, che si è tenuto a Roma e ha visto la partecipazione di diversi esponenti politici e di Governo

Il vibonese Francesco Cavallaro rieletto segretario generale della Cisal

Francesco Cavallaro, 58 anni, calabrese di Melicuccà di Dinami, in provincia di Vibo Valentia, è stato rieletto per acclamazione segretario generale della Cisal, fondata nel 1957, che con 1 milione e 400mila iscritti è la quarta organizzazione sindacale italiana per numero di iscritti, è firmataria di oltre 70 contratti nazionali, conta 107 unioni provinciali e 20 regionali, 49 federazioni di categoria che svolgono attività sui territori ed è l’unico sindacato autonomo con una rappresentatività certificata e significativa che spazia dal privato al pubblico impiego. Nato il 1° giugno 1964, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine della Calabria dal 27 maggio 2000, è anche promotore e consigliere nazionale della Figec, la Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione che, presentata il 28 luglio scorso, è la 49ª federazione della Cisal. Cavallaro è stato confermato alla guida del sindacato al termine del congresso celebrato a Roma, nel 66° anniversario della fondazione della Cisal. Cinque i ministri che si sono succeduti sul palco (Marina Calderone, Francesco Lollobrigida, Matteo Salvini, Gennaro Sangiuliano e Adolfo Urso), oltre al leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte. [Continua in basso]

Il nuovo quadro dirigente della Cisal espresso dal X Congresso – che, sempre per acclamazione, ha eletto anche il Consiglio nazionale e i Collegi dei Revisori dei Conti e dei Probiviri – è chiamato ora, riporta una nota del sindacato, «a fare tesoro del grande riconoscimento ottenuto dal Governo e dalle forze politiche e sociali e dalla straordinaria copertura mediatica che tutti gli organi di informazione nazionale e locale hanno garantito a questa tre giorni che premia il lavoro di Franco Cavallaro e di tutta la sua squadra che, in questi anni, ha lavorato in silenzio sempre al fianco di tutti i lavoratori. I messaggi di Papa Francesco e del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, poi, imprimono il sigillo ad un sindacato vero e libero, senza pregiudiziali e pregiudizi, controparte e non nemico delle aziende». Un sindacato – ha rimarcato Cavallaro – «seriamente impegnato a portare beneficio ai lavoratori, attraverso la concertazione. Lo sciopero – ha, infatti, ricordato Cavallaro – è l’ultima arma. E chi lo giudica l’unico strumento possibile dovrebbe avere l’onestà di spiegare perché le manifestazioni le organizza solo di sabato, ovvero quando non si lavora. Il sindacato le manifestazioni dovrebbe farle nei giorni feriali, quando scioperare significa per i lavoratori vedersi trattenere il giorno d’assenza dalla busta paga».

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