Impianto Murria, il sindaco di Briatico: «Agricoltori in difficoltà, a rischio le produzioni locali»
L'appello del primo cittadino Vallone: «L'opera torni presto fruibile a tutela delle aziende e dei lavoratori». Il sindaco di Cessaniti Mazzeo: «Serve un sistema di depurazione efficiente»
«Non possiamo mettere a rischio le produzioni locali. Gli agricoltori hanno preso importanti accordi con la grande distribuzione, cosa accadrebbe se non riuscissero a garantire prodotti di qualità?». Il sindaco di Briatico, Lidio Vallone non tergiversa e va dritto al nocciolo della questione. L’impianto Murria deve al più presto tornare fruibile per consentire alle aziende di accedere al servizio idrico. Al momento risulta tutto bloccato dopo un sequestro da parte dei carabinieri forestali risalente all’autunno scorso. L’acqua non scorre, le piogge sono sempre più carenti e i terreni aridi. Quello che si profila per i coltivatori è una primavera non proprio rosea. Così cresce la preoccupazione nei territori serviti dalla struttura tra cui Briatico, Cessaniti e Zungri. [Continua in basso]
Il primo cittadino puntualizza: «Già lo scorso anno abbiamo registrato dei problemi per l’irrigazione. In modo particolare per gli esiti delle analisi batteriologiche, non sempre propriamente conformi. In tale contesto – sottolinea Vallone – la Prefettura aveva indetto diversi tavoli di confronto alla presenza dei rappresentanti del Consorzio di bonifica e dei produttori. Erano state trovate soluzioni tampone. Il caldo estivo e la siccità hanno inciso molto. Giugno e luglio 2022, tra temperature record e assenza di precipitazioni hanno aumentato gli inquinanti».
La pulizia delle vasche e la qualità delle acque
Al tavolo di confronto, si sono aggiunte le forze dell’ordine: «Sappiamo che l’impianto è in amministrazione controllata. E sappiamo che c’è il massimo impegno per superare lo stallo partendo dalla valutazione dello stato delle acque». Il sindaco, per addivenire ad una soluzione e mantenere alta l’attenzione su una vicenda che coinvolge decine di aziende con centinaia di lavoratori, ha interessato in più occasioni la Regione, il dipartimento Agricoltura, la deputazione nazionale: «L’assessore regionale Gallo ha anche ricevuto una nostra delegazione. I contatti sono costanti e si sta lavorando per individuare la quota necessaria per la pulizia delle vasche».
La tutela delle aziende
L’impianto Murria è sito nel comprensorio di Zungri ma serve anche le aree del briaticese interessate dalla coltivazione della cipolla rossa: «I produttori temono di non riuscire a portare avanti i raccolti e garantire quegli standard qualitativi necessari per essere competitivi sui mercati», rimarca il sindaco Vallone. Al momento si attendono risposte da parte della Regione: «Bisognerà trovare i fondi per la pulizia delle vasche, in primis. Come Comune, insieme ai produttori, abbiamo dato disponibilità per partecipare alla realizzazione di un bypass che consenta di partire da una porzione di rete più a monte rispetto all’area dove sono siti gli sbocchi fognari. Sappiamo che c’è acqua, ma al momento non è spendibile. Dobbiamo fare il possibile per sbloccare la situazione a tutela degli agricoltori e dei lavoratori del nostro territorio», conclude il sindaco Vallone.
Il tema della depurazione
Il primo cittadino di Cessaniti, Francesco Mazzeo, dal canto suo ha invece messo risalto un’altra questione: «Il tema Murria è importante e si collega necessariamente con il bisogno di un sistema di depurazione efficiente. Ci auguriamo che la Regione intercetti dei fondi da destinare agli impianti per evitare situazioni come quelle in essere nei nostri territori. Come enti siamo disponibili a ragionare su possibili scenari per raggiungere una soluzione definitiva a salvaguardia sia dei coltivatori e della già fragile economia locale, quanto dei consumatori».