Vibo terza in Italia per mancata sicurezza del mercato
Sono allarmanti i dati presentati oggi durante il Forum Regionale dell’Economia. Tra questi la proporzionalità diretta tra ricchezza prodotta e aumento dei reati
Una ricchezza che diminuisce quando calano i reati in una regione in cui l’incidenza dei delitti di matrice economica è del 17, 8 per cento del totale con un’intensa distorsione delle relazioni di mercato. Sono preoccupanti i dati presentati oggi a Lamezia Terme nell’ambito del Forum Regionale sull’Economia 2016.
L’evento, organizzato da Unioncamere Calabria, ha voluto quest’anno fare un focus sull’illegalità economica e la sicurezza del mercato. Immagine della manifestazione una Calabria mangiata dai tarli. Tarli che rappresentano quell’illegalità più o meno palesata, fatta di tanti colletti bianchi, che sta divorando e fagocitando l’economia sana.
Secondo i dati legati alle denunce, il 36 per cento dei reati di matrice economica sono frodi e delitti informatici, a seguire minacce, estorsioni ed usura.
Vibo è la terza provincia italiana per minore sicurezza del mercato, seguita in Calabria da Reggio Calabria che è undicesima a livello nazionale. Il male maggiore è la corruzione, a seguire il riciclaggio ed il lavoro sommerso. Lavori pubblici ed edilizia, invece, gli ambiti più alterati dalla corruzione secondo gli imprenditori.