Strade, varianti e tangenziali: ecco le incompiute che la Provincia punta finalmente a realizzare – Video
La messa in sicurezza delle arterie provinciali è una delle priorità di Corrado L’Andolina: «Al lavoro per intercettare nuovi finanziamenti»
La messa in sicurezza delle strade provinciali che versano in condizioni disastrose è una delle priorità del presidente della Provincia di Vibo Valentia Corrado l’Andolina. «Attualmente – spiega – sono 50 i cantieri attivi sulle arterie di nostra competenza». Ma si tratta di lavori ordinari, insufficienti a ripristinare tutte le strade, alcune delle quali hanno bisogno di interventi di natura straordinaria. «La sfida – dichiara L’Andolina – è quella di intercettare, attraverso le interlocuzioni politiche avviate sin dal mio insediamento, risorse extra. È evidente che con le somme ordinarie non riusciamo a far fronte alle esigenze di manutenzione della rete viaria provinciale, che è molto estesa. Dal canto mio, farò il possibile per conquistare questo risultato».
Tra i primi interventi avviati c’è la costruzione della rotatoria al bivio di Mesiano-Zungri-Tropea-Spilinga, sulla S.p. 17. «Entro l’estate l’opera sarà finita», assicura. Il progetto rientra nell’ambito dei lavori di completamento della Variante di Caria, i cui interventi, iniziati nel 2008, sono ripartiti solo a luglio scorso dopo lo sblocco delle risorse da parte della Regione Calabria. Una bretella di circa cinque chilometri che una volta aperta consentirà di bypassare l’abitato della piccola frazione di Drapia. «A ottobre del 2023 l’eterna incompiuta sarà completata», l’auspicio di L’Andolina che ricorda le altre due grandi incompiute del Vibonese: la Tangenziale Est e la Strada del mare.
La Tangenziale Est avrebbe dovuto collegare lo svincolo autostradale di Sant’Onofrio con la zona sud della città, per bypassare il centro abitato ed evitare così che la viabilità cittadina venisse congestionata dai mezzi diretti oltre Vibo. E invece l’opera, progettata dall’allora amministrazione provinciale di Catanzaro, e che risale ad un trentennio fa, non è mai entrata in funzione perché mai completata, nonostante siano stati spesi circa 7 milioni di euro. La strada, al centro di diverse inchieste giudiziarie, è stata oggetto di un nuovo finanziamento – che prevede la messa in sicurezza e l’apertura al traffico – da parte del ministero dell’Ambiente. Un progetto sul cui completamento confida la Provincia di Vibo per riportare in sicurezza un lembo di territorio letteralmente sventrato dall’opera, prima avviata e poi abbandonata per decenni. [Continua in basso]
Sull’altra eterna incompiuta, la Strada del mare, invece, i cui lavori, anche in questo caso, sono finiti al centro di diverse inchieste giudiziarie, recentemente è stata avviata la procedura d’appalto per le verifiche geologiche, di collaudo e progettazione delle opere di completamento. «Al netto di imprevisti tecnici o burocratici, ci vorrà un anno per definire la procedura e un altro anno per la realizzazione delle opere», ammette L’Andolina. «I tempi sono lunghi – prosegue – ma alla fine dell’iter completeremo l’opera». Il presidente della Provincia è però certo di portare a compimento le opere già progettate e finanziate: «Ho quattro anni di tempo per centrare l’obiettivo», conclude fiducioso.
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