Turismo e commercio, Vibo rafforza i legami con la città marocchina Dakhla
Il presidente del Cre, Domenico Naccari: «Qui ci sono grandi potenzialità». Soddisfazione espressa dal sindaco Limardo: «Puntiamo a migliorare i rapporti tra diverse realtà del Mediterraneo»
La delegazione del Comune di Dakhla, con in testa il vice presidente del Consiglio Comunale e alcuni rappresentanti dell’assemblea civica, ha riservato grande accoglienza al presidente del Cre (Calabria, Roma, Europa), Domenico Naccari, al responsabile degli affari internazionali dell’associazione, Nicolino La Gamba, al sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo e all’assessore comunale Michele Falduto, giunti ieri nella città del Marocco per consolidare il gemellaggio tra le due comunità. Un momento di condivisione ed una prima presa di contatto con l’amministrazione locale a suggellare una futura collaborazione commerciale della quale si è fatta portatrice proprio la Fondazione, sempre attenta ad incentivare nuovi sbocchi, commerciali e culturali, per la Calabria, esportandone all’estero il nome e le sue molteplici peculiarità. In mattinata la delegazione vibonese ha incontrato Nabil Ameziane, responsabile della promozione e attrazione territoriale della Regione di Dakhla, presso la sede del Centro regionale degli investimenti per mettere sul tavolo eventuali opportunità di interscambio commerciale con la possibilità di intercettare potenziali investitori italiani. [Continua in basso]
Il sindaco di Vibo, Maria Limardo, ha apprezzato la disponibilità espressa dalle istituzioni locali evidenziando le grandi opportunità che può offrire per Vibo Valentia l’apertura di un canale commerciale con la città marocchina e, viceversa, le potenzialità che possono essere sfruttate dagli imprenditori vibonesi in questa terra. L’attenzione del primo cittadino di Vibo si quindi è focalizzata sul porto di Vibo Marina che ha definito «un importante riferimento per le compagnie commerciali e per il settore turistico, che può crescere ulteriormente nel momento in cui si definirà una strategia con quello di Dakhla», destinatario di circa 12 miliardi di euro di investimenti per il suo ammodernamento, a sua volta prettamente incentrato sulla pesca ma che si sta sviluppando anche sotto il settore turistico ed energetico puntando a incapsulare l’energia del vento, in questa regione sempre costante, e quella solare con 36mila ore l’anno di luce.
Per quanto concerne i collegamenti, Dakhla sta stringendo accordi con alcune delle maggiori città europee e si propone di creare relazioni stabili per conferenze internazionali, kitesurf, pesca sportiva. Da parte del “Cre” la richiesta, sulla quale la delegazione marocchina si è dimostrata fortemente interessata, di avviare anche uno scambio culturale tra le due comunità prevedendo una agevolazione sui biglietti aerei per come avviene attualmente per raggiungere la città africana che sono pagati al 50% dal Consiglio regionale locale.
La seconda parte della mattinata istituzionale è proseguita con una visita al porto polivalente di Dakhla con l’incontro delle autorità locali che esordito con un excursus storico dell’infrastruttura che si sta sviluppando sotto l’aspetto commerciale e della pesca, e che contempla anche la presenza anche di depositi di carburante. Ma l’attenzione è rivolta alla realizzazione di un nuovo scalo portuale in un’altra zona della città, molto più funzionale, composto da tre aree: commerciale, pesca, e la cantieristica navale, mentre quello attuale sarà trasformato in porto turistico. I lavori sono iniziati nel 2021 e il termine degli stessi fissato al 2027 e prevendono investimenti per circa un miliardo di euro.
La mattinata, poi, si è conclusa con una visita della delegazione vibonese al Governatore della Regione di Dakhla, Lamine Benomar, presso la propria residenza, alla presenza del sindaco della città, Hormatallah Erragheb, con i quali si è ragionato attentamente su occasioni di sviluppo tra Vibo Valentia e Dakhla. «L’accoglienza ricevuta – ha affermato il presidente Naccari che ha fatto da raccordo tra le due rappresentanze istituzionali – ci ha molto colpito per il calore della delegazione marocchina con la quale siamo entrati immediatamente in sintonia. Dakhla è una città in forte espansione con enormi potenzialità, sia sotto l’aspetto commerciale che turistico, e la nostra visita in questa meravigliosa terra è finalizzata proprio ad aprire importanti canali di scambio con la Calabria e, in questo caso, con Vibo. La peculiarità dell’associazione è proprio questa: favorire una sinergia tra enti di diversa nazionalità e consentire alla Calabria di essere conosciuta nel mondo per come merita in quanto pregna di storia, arte e cultura che affondano le radici nella sua storia millenaria. Il mio ringraziamento sentito va all’ambasciatore Youssef Balla, persona di grande sensibilità e capacità, con la quale è nata subito una piacevole intesa, che ha fortemente questo gemellaggio rendendo così possibile l’avvio di questa sinergia tra le due città».
«La scelta di Dakhla – ha aggiunto da parte sua La Gamba – non è stata certo a caso. Conoscevamo molto bene quale fosse la sua situazione e ci hanno colpito in questo primo giorno le strutture ricettive e il porto commerciale che rappresenta il fiore all’occhiello di questa città. Una infrastruttura imponente che affaccia sull’Atlantico rappresentando uno snodo importante per tutto il Marocco e che può essere un importante partner commerciale per la città di Vibo Valentia. Di quanto Dahkla sia in forte espansione è testimoniato anche dai numerosi insediamenti, produttivi, turistici e abitativi in costruzione che trasformeranno presto la città che conta 250mila persone. La collaborazione tra le due delegazioni, italiane e marocchine, si sugellerà con la stipula di un protocollo d’intesa che rappresenta, siamo certi, l’inizio di una proficua collaborazione per entrambe le comunità». «Era doveroso da parte nostra – concludono gli amministratori del Comune di Vibo – manifestare pieno sostegno e condivisione, con la nostra presenza, a tutte quelle iniziative che puntino a migliorare i rapporti tra diverse realtà del Mediterraneo, con le quali la cooperazione diventa uno strumento necessario per affrontare sinergicamente le sfide del futuro».
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