Vibo Marina: via libera al progetto della Cadi per un’area attrezzata per la nautica da diporto
La Conferenza dei servizi apre un nuovo “capitolo” di una storia infinita che va avanti con l’imprenditore Francesco Cascasi dall’ottobre del 2005
Nuovo “capitolo” per il rilascio di una concessione demaniale per la realizzazione nel porto di Vibo Marina di un’area attrezzata per la nautica da diporto presentata il 4 ottobre 2005 dalla Cadi srl dell’imprenditore Francesco Cascasi. La Conferenza dei servizi ha infatti espresso parere favorevole all’esame del progetto definitivo. La decisione arriva dopo che nel giugno scorso il Tar aveva bocciato il ricorso della Cadi srl avverso pareri negativi del Ministero delle Infrastrutture, della Regione, del Comune e della Capitaneria.
In particolare, la richiesta aveva ad oggetto 17.406,13 metri quadri, di cui 14.248,22 di specchio acqueo con ubicazione sulla banchina Cortese. La richiesta era stata rigettata con parere del 2008 della Capitaneria di Porto ma tale provvedimento era stato annullato poi dal Tar con sentenza del 2016, in quanto atto non emanato in sede di Conferenza di servizi.
Nelle more della convocazione di tale conferenza di servizi per l’ottobre 2017, la Cadi srl presentava una modifica in ordine alla durata temporale della richiesta concessione, ampliando la stessa ad anni trenta.
Il Comune di Vibo Valentia, con nota dell’11.12.2016 dava quindi atto che “l’area richiesta dalla Cadi coincide, per la parte d’intervento da realizzare sul molo, con la parte dell’area portuale in consegna al Comune per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione infrastrutturale e funzionale del muro paraonde del Molo Generale Malta e Banchina Cortese del Porto di Vibo Valentia Marina”, con la conseguenza che “i due progetti sono incompatibili”. [Continua in basso]
In sede di Conferenza dei servizi, a fronte di tale dichiarazione di incompatibilità della coesistenza tra l’area richiesta in concessione dalla Cadi e l’area sulla quale il Comune di Vibo Valentia aveva manifestato un interesse alla realizzazione dell’intervento di riqualificazione del muro paraonde, la Cadi srl rilevava l’incompatibilità dell’ente locale (il Comune) ad assumere ogni determinazione per conflitto d’interessi.
La Regione Calabria faceva intanto pervenire parere negativo, perché l’area in concessione sarebbe risultata in contrasto con le previsioni del piano regolatore portuale abbinate al decreto della Capitaneria di Vibo Valentia di destinazione d’uso delle banchine del porto.
Il Ministero della Infrastrutture e Trasporti, nel sottolineare la titolarità ad emettere il provvedimento finale stante il prolungamento a trent’anni dell’invocata concessione demaniale, non esprimeva invece alcun parere, rinviando in seguito ogni sua valutazione, mentre la Capitaneria di Porto, benché funzionalmente incompetente al rilascio della concessione demaniale, manifestava comunque un parere negativo, stante la paventata compromissione, nel caso di realizzazione dell’opera sullo specchio acqueo prospicente la banchina Cortese, delle esigenze di sicurezza generale del porto.
Nell’ambito della Conferenza dei servizi, il Comune di Vibo Valentia – all’epoca con il dirigente Filippo Nesci – rilasciava quindi un ulteriore e secondo parere, questa volta negativo, fondato sulla incompatibilità del progetto con le n.t.a. del p.r.t. approvate con decreto n. 12 del 24.03.2014, per poi dichiarare la chiusura dei lavori della conferenza e rigettare l’istanza della Cadi per l’incompatibilità del progetto con le norme e la sicurezza.
Ora, invece, una nuova Conferenza dei servizi dà parere positivo. Il Comune di Vibo Valentia nella Conferenza dei servizi era rappresentato questa volta dalla dirigente Adriana Teti e dal funzionario Andrea Nocita.
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