Tassa di soggiorno, il Comune di Vibo avvia i controlli: «Mettersi in regola o sanzioni»
Secondo la stima degli uffici comunali, sarebbero dovuti entrare in cassa 90mila euro ma ne sono arrivati solo 15mila. L'assessore Corrado: «Le attività hanno tempo fino al 31 ottobre per regolarizzare la propria posizione»
Il Comune di Vibo Valentia, tramite la Soget Spa, ha fatto recapitare una lettera a tutti i titolari di attività turistico-ricettive del territorio affinché si proceda alla regolarizzazione di ogni singola posizione in merito al versamento della tassa di soggiorno. Da apposite verifiche compiute dagli uffici, infatti – spiegano da palazzo Luigi Razza -, sono emerse rilevanti discordanze tra quanto versato dagli esercenti e le presenze turistiche effettivamente registrate. Nei giorni scorsi l’assessore alle Attività produttive, Carmen Corrado, ha tenuto una riunione con il funzionario dell’ufficio tributi, Marco Garipoli, e con il procuratore speciale di Soget Vibo, Saverio Morello, proprio per fare il punto della situazione. [Continua in basso]
Dall’incontro è emerso come sia stata disattesa la stima compiuta dagli uffici comunali, per la quale si prevede di introitare nel corrente anno la somma di 90mila euro, mentre al 30 settembre si è arrivati a poco più di 15mila euro. Per tale motivo sono quindi scattati i controlli e le verifiche del caso, per i quali la società si può avvalere di tutte le banche dati e degli strumenti che la normativa vigente consente di utilizzare per contrastare i fenomeni evasivi ed elusivi.
L’assessore Corrado riferisce di essersi successivamente attivata presso la Camera di commercio chiedendo ed ottenendo l’elenco delle strutture presenti sul territorio, alle quali la Soget ha già inoltrato una lettera con l’invito a regolarizzare la posizione entro il 31 ottobre 2022. «Nel nostro comune – spiega Corrado – sono presenti 1.558 posti letto tra hotel e residence, villaggi e campeggi, e affittacamere e B&B. È evidente che se una flessione era fisiologica nell’anno 2020 a causa della pandemia, non può esserla nei due successivi, e certamente non in queste proporzioni. Abbiamo attivato tutti i controlli necessari e le attività hanno la possibilità di saldare quanto dovuto. Se così non sarà, ci troveremo costretti a procedere con le sanzioni. Un Comune come il nostro non può permettersi di perdere risorse importanti che, è bene ricordare, verrebbero comunque reinvestite sul territorio con eventi ed iniziative a vantaggio principalmente delle stesse attività turistiche». [Continua in basso]
I controlli si muovono su un doppio binario: la verifica si concentrerà sia sulla omessa, incompleta o infedele comunicazione periodica dei dati, per la quale si applica una sanzione amministrativa di 50 euro; e sia sull’omesso, totale o parziale versamento del tributo, per il quale si applica una sanzione amministrativa nella misura del 30% dell’importo non versato. Il Comune, inoltre, già lo scorso mese di aprile tramite l’assessore Michele Falduto, aveva dato mandato alla Polizia locale di effettuare i controlli a partire dal primo gennaio 2020, ovvero dalla data di entrata in vigore del regolamento sulla tassa di soggiorno.