Provincia, la protesta torna in Prefettura
La mobilitazione è ormai itinerante: dopo l’incontro con Guerini a Filadelfia, i dipendenti si sono spostati all’Ufficio territoriale del governo per essere ricevuti dal prefetto vicario Iannuzzi e dal capo di gabinetto Micucci. La situazione rimane tesissima.
Nuovo incontro in Prefettura per gli impiegati della Provincia di Vibo Valentia, che compatti hanno incontrato il vicario di Carmelo Casabona, Lucia Iannuzzi e il capo di gabinetto Roberto Micucci. I lavoratori hanno invaso l’Utg e hanno preteso un colloquio con il prefetto, che non era in sede a quanto pare. Tutto rinviato a domattina, dunque, dopo un lungo faccia a faccia.
«Cosa dobbiamo fare per ottenere un tavolo con tutte le parti? Il prefetto, che rappresenta lo Stato, deve intervenire, perché ci sono il Governo e la Regione che non ci stanno tutelando, complice una classe politica ininfluente e assente. Cosa devo fare, ci dobbiamo dare fuoco affinché questo avvenga?», ha detto Christian Vardaro.
E poi il paragone con la situazione di Crotone, dove «sono stati rinviati i mutui con la Cassa depositi e prestiti perché i bilanci sono positivi, mentre noi siamo in dissesto». In terra pitagorica, inoltre, gli stipendi sono stati pagati, mentre qui ci sono ancora tre mensilità da recuperare, che diventeranno quattro fra tre giorni. E la banca in tutto questo non ha intenzione di pagare, nonostante ci siano 900mila euro in cassa, fermi per consentire il pagamento di una rata arretrata di mutuo relativa al 2015.
Perciò la Mps ha chiesto il ritiro del mandato all’ente, con il quale si chiedeva il pagamento di due buste paga; sarebbe intenzionata a pagarne solo una, ma ciò determinerebbe un nuovo accumulo di stipendi che si trascinerà per altri mesi.
I dipendenti di Palazzo ex Enel lo hanno visto come un ricatto. Inoltre il 30 giugno scadrà una rata del mutuo pari a 3 milioni e mezzo di euro, che aggraverebbe ulteriormente la situazione. In tutto questo chiedono l’aiuto di Carmelo Casabona; la Iannuzzi ha rassicurato i presenti, dicendo che si impegnerà per farli incontrare con il prefetto. Intanto domani potrebbero decidere di compiere l’ennesima azione dimostrativa, alzando il tono. “Rischia di essere eclatante”, ha detto qualcuno. Staremo a vedere.